- "Nonostante alcune comprensibili e legittime obiezioni, il piano predisposto dal commissario Polverini e approvato dal governo, costituisce un atto necessario per incidere sulla spesa sanitaria in una prospettiva di cambiamento del modello sanitario regionale".
Lo dichiara il consigliere regionale dell'Udc Rodolfo Gigli. "La riduzione dei posti letto e la conseguente chiusura di alcuni piccoli ospedali, rappresenta una ricetta sicuramente dolorosa per alcune comunità locali che, tuttavia, dovrà essere compensata da una riconversione in presidi distrettuali con prestazioni aggiuntive".
"Chi ritiene che queste decisioni potrebbero essere evitate, chiude gli occhi di fronte a una realtà che richiede scelte chiare e coraggiose. Spetta ora alle singole Asl predisporre i singoli piani di riorganizzazione ed è in questa sede che potrebbero essere svolte le ulteriori e definitive verifiche dei dati sui quali sono state prese le decisioni.
Ma occorre riflettere - prosegue Gigli - anche su un altro elemento, cioè sulla necessità di mantenere per il 2010 l'incremento delle aliquote Irpef e Irap. Questa decisione merita una duplice valutazione: da una parte che la manovra non è sufficiente ad eliminare la necessità di ulteriori sacrifici a causa del ritardo e della inadeguatezza delle manovre predisposte dalla giunta Marrazzo.
Dall'altra che i sacrifici che si impongono a famiglie e imprese dovrebbero trovare una compensazione in provvedimenti di sostegno ai nuclei familiari e alle attività produttive regionali.
Il governo della sanità laziale - conclude Gigli - non si può limitare all'attuale necessario rientro dal debito, ma deve lavorare di più in termini di programmazione.
Il nostro impegno, oggi più di ieri, deve essere quello di far sentire il Governo della regione vicino alle famiglie, al mondo della produzione, alle comunità e alle istituzioni locali".
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