- Dopo la lettura, da parte del presidente del Consiglio regionale, Bruno Astorre (Pd), del messaggio che ha formalizzato le dimissioni dalla carica di presidente della Regione Lazio da parte di Piero Marrazzo, ha preso la parola il vice presidente della Regione, Esterino Montino.
Questi i passaggi più significativi del suo discorso odierno all’aula.
“Non siamo di fronte a una crisi politica, anzi: la giunta e la maggioranza hanno tenuto, dimostrando coesione e forte compattezza.
Vorrei ricordare che, fino a prova contraria, il presidente Marrazzo è vittima di un ricatto e di un tentativo di estorsione.
In questa situazione drammatica, egli ha dimostrato un grande senso di responsabilità e di rispetto verso l’aula e le istituzioni.
Adesso il nostro compito è quello di amministrare in via ordinaria la Regione fino all’insediamento del nuovo Consiglio regionale, del nuovo presidente e della nuova giunta.
Per quanto mi riguarda, procederò con sobrietà e con una gestione oculata, nel rispetto degli interessi dei cittadini del Lazio.
Rimango tuttavia convinto che le elezioni dovranno svolgersi insieme a quelle delle altre regioni. Primo: perché il giudizio dei cittadini non possa che essere basato sull’operato dell’amministrazione e sui programmi per il futuro. Secondo: perché ritengo che votare due volte nel giro di pochi giorni sia uno spreco inaudito di denaro pubblico.
La crisi economica ci impone moralmente di destinare le attuali risorse alle imprese, agli operai in cassa integrazione, ai precari e alle famiglie.
Ma tutto ciò non dipende da me, c’è bisogno di un accordo tra maggioranza e opposizioni in tal senso”.
Dopo l’intervento di Montino è iniziato il dibattito. Tra i primi a prendere la parola, il capogruppo di Forza Italia-Pdl, Fabio Armeni, che si è detto contrario all’ipotesi di accorpare le elezioni regionali del Lazio alla tornata elettorale prevista a fine marzo 2010, chiedendo “l’immediata indizione dei comizi elettorali”.
|
