Riceviamo e pubblichiamo - Lancio un appello a tutte le istituzioni competenti affinchè ci sia una interpretazione di buon senso delle norme per la presentazione del Pdl di Roma dal momento che il delegato della lista è arrivato in orario e la documentazione era nei locali del tribunale anche se non è stata consegnata al funzionario incaricato per vari motivi.
Lancio un appello anche alla coalizione che sostiene la Bonino ad abbassare i toni e a consentire una soluzione che permetta che siano gli elettori a decidere chi debba governare la Regione, evitando di trasformare lo scontro politico in scontro giudiziario davanti al Tar e al Consiglio di stato, cosa che provocherebbe solo un caos tale da mettere seriamente a rischio le elezione il sistema democratico.
Quanto alla legalità e al rispetto formale delle leggi faccio presente che l’attuale vice presidente della Regione, cui compete il procedimento elettorale, ha interpretato in maniera estensiva, anche se con un consenso bipartisan, l’artico della legge elettorale che disciplina la convocazione dei comizi e le elezioni in caso di scioglimento anticipato.
Infatti il comma 1 dell’articolo 5 della legge regionale numero 2 del 2005 prevede che “in caso di scioglimento del consiglio regionale si procede all’indizione delle nuove elezioni entro tre mesi”.
Questa norma è stata scritta dal sottoscritto, che all’epoca era assessore agli Affari istituzionali con delega al procedimento elettorale, sull’interpretazione data dalla Corte costituzionale con la sentenza numero 196 del 23.5.2003 che in merito al contenzioso tra il Governo e la Regione Abruzzo aveva chiarito che “indire entro tre mesi significa anche effettuare le elezioni entro quella data”.
A seguito delle dimissioni di Marrazzo il presidente del consiglio regionale ha emanato il 29 ottobre 2009 il decreto di scioglimento del consiglio, questo significa che le elezioni dovevano tenersi entro il 29 gennaio 2010.
Dunque se si arriva ai ricorsi al Tar può essere impugnato anche il decreto del vice presidente della Regione facente funzioni del 26.01.2010 che indice le elezioni per il 28 e 29 marzo, dunque ben oltre il periodo previsto dalla legge elettorale regionale, con la possibilità concreta che le elezioni saltino.
Donato Robilotta
(Pdl)
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