- “Le misure straordinarie che, secondo organi di stampa, sarebbero proposte in un nuovo decreto del commissario ad acta Elio Guzzanti, se fossero autorevolmente confermate sarebbero molto gravi, con pesanti ripercussioni sull’offerta di servizi e di prestazioni”.
Lo dichiara, in una nota, Luigi Canali, presidente della commissione Sanità della Regione Lazio.
“La conferma del blocco del turn-over anche per il 2010 è inaccettabile -prosegue Canali- poiché provocherebbe il tracollo del nostro sistema sanitario, aggravando la già cronica carenza di organico. Inoltre, se è vero che bisogna rivedere la rete dell’emergenza, alleggerendo i pronto soccorso dai codici bianchi e verdi, introdurre nuovi ticket per le prestazioni allontana solo i cittadini più deboli e bisognosi dalle cure necessarie, senza fornire un’adeguata ed efficace alternativa all’assistenza ospedaliera”.
“Tagliare i posti letto senza un piano della rete ospedaliera sarebbe un altro gravissimo errore, e non servirebbe neanche a ridurre le spese, perché mancherebbe una visione completa, dalla mobilità del personale alla riconversione delle strutture, al coordinamento con la rete locale di presidi sanitari.
E’ una via già tentata in passato e sempre respinta come inutile oltre che impopolare. Dobbiamo ricordare che un piano di riordino della rete, presentato la scorsa estate dall’allora commissario Marrazzo, fu sonoramente bocciato dall’intero consiglio regionale, senza distinzione tra maggioranza e opposizione, poiché non era stato condiviso con i territori ma imposto dall’alto.
Lo stesso Guzzanti non più tardi del novembre scorso, dichiarò pubblicamente che ogni eventuale taglio sarebbe stato fatto solo dopo un’analisi più approfondita ed un attento esame con le comunità locali”.
“Mi auguro che, se quanto riportato dalla stampa fosse vero, Guzzanti che conosce bene il nostro sistema assistenziale, si comporti come il suo predecessore e porti ogni nuovo provvedimento al vaglio della commissione sanità e del consiglio regionale.
Perché, è bene ricordarlo - conclude Canali - le competenze del commissario non possono e non devono espropriare le funzioni istituzionali dei rappresentanti del popolo”.
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