Riceviamo e pubblichiamo - Gli opuscoli fatti stampare dall’assessore regionale alla Tutela dei consumatori, Anna Salome Coppotelli, per accompagnare i cittadini nel passaggio dall’analogico al digitale sono arrivati da poco e solo in alcuni quartieri di Roma, a oltre venti giorni dallo switch off.
Mentre in moltissime zone della capitale nessuno ha ancora avuto modo di sfogliarli. Anche se ormai è fatica inutile. E meno male che la “Regione s’è mossa per tempo”, come ha improvvidamente affermato l’assessore il 17 novembre scorso.
Non finisce qui. Coppotelli, nella terza di copertina dell’opuscolo, ha firmato un intervento di glorificazione della rivoluzione digitale (in controtendenza rispetto al pensiero di centrosinistra, fatto molto strano), corredando l’articolo di una sua bella foto.
I maliziosi potrebbero interpretare questo gentile gesto auto-celebrativo come uno spot, a cavallo del digitale e a tre mesi dalle elezioni. Uno spot molto costoso per gli abitanti del Lazio. Uno spot-beffa, visto che il book dell’assessore Coppetelli sta arrivando nelle case in clamoroso ritardo. Adesso chi risarcirà i cittadini-utenti?.
Fabio Desideri (Pdl), vicepresidente della commissione Urbanistica del Consiglio regionale del Lazio
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