- “L’incontro che abbiamo avuto stamattina in Prefettura – dichiara Peppe Mariani, presidente della commissione Lavoro della Regione Lazio – per discutere del futuro dei lavoratori dell’Ancr, si è rivelato un buco nell’acqua.
Purtroppo abbiamo rilevato come ci si trovi ancora in una fase interlocutoria – aggiunge Mariani – senza risposte certe e senza la dovuta chiarezza sulla procedura adottata, ma cosa ancor più grave senza certezza di reddito per i lavoratori che hanno intrapreso questa battaglia.
Evidentemente tutta l’opera di dissuasione dalla protesta della scorsa settimana è stata accolta come un palliativo, dal momento che da stamattina altri sei lavoratori, amareggiati dalle continue promesse e dai frequenti rimandi, hanno iniziato uno sciopero della fame ai piedi del Colosseo .
Chiediamo dunque risposte chiare e formali rispetto alle conseguenze previste per le eventuali dimissioni volontarie prospettate ai dipendenti – continua Mariani – e cosa potrebbe accadere nel caso non accettassero di dimettersi.
E’ paradossale che a fronte di una richiesta sempre più massiccia di sicurezza, venga mandato a casa chi della sicurezza è un professionista a tutti gli effetti.
Sono ancora troppe le incertezze di carattere giuridico che accompagnano questa vicenda – continua Mariani – e col passare dei giorni la situazione sta sfuggendo sempre più di mano. Occorre che tutte le istituzioni locali coinvolte e la Prefettura si responsabilizzino ulteriormente, prendendo definitivamente coscienza di una situazione che si sta facendo inquietante .
Chiedo un incontro immediato con la presidenza del Consiglio dei ministri – conclude Mariani – con l’auspicio che si riesca a far luce sul futuro di questi lavoratori. ”
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