Riceviamo e pubblichiamo - Caro direttore,
ho visto che lei ospita volentieri le opinioni di Luca Mecozzi. Adesso le abbiamo capite bene.
Quattro alberi di vivaio (e non piante secolari magari dichiarate alberi monumentali) sono stati tagliati per dare a Valle Faul un aspetto così bello che nessuno l'ha mai vista così (e speriamo possa rimanere).
Mecozzi ne ha approfittato per rispolverare un bagaglio di anticlericalismo (hai voglia a tirare in ballo la cooperativa dei gesuiti, caro mio...) che sa di stantio da almeno cinquant'anni.
Punto per punto: "le orribili nefandezze" compiute dalla Chiesa cattolica sono state dimostrate, nella maggior parte dei casi, false o molto ridimensionate e, comunque compiute sotto la spinta o con la complicità di re, duchi e imperatori.
Giovanna d'Arco è stata messa al rogo per "ragioni di stato" e non perché eretica: questa è storia.
I successori di quei vescovi imbelli e sottomessi al potere temporale ne hanno dichiarato presto la Santità. Il resto sono storie.
I sarcofagi in marmo dei papi: caro Luca, se possiamo ammirare la pietà di Michelangelo e il suo quasi parlante Mosé è grazie a quel guerrafondaio di Giulio II da te così deprecato che voleva farsi un mausoleo (cosa che poi non ha avuto, per ironia della sorte).
Penso che questo basti a dirti come la realtà non è mai bianca o nera ma ha tante sfumature.
Giudicare con i criteri etici odierni un papa di cinque secoli fa è un'operazione intellettualmente scorretta.
Il Colosseo... i romani (e non il papa) ne avevano fatto una cava di marmo e di piombo: se è ancora lì è grazie a un papa che ne vietò la sua ulteriore distruzione, così pure per il Pantheon e altri monumenti.
Il massimo dell'inesattezza storica la raggiungi quando parli dei libri... Chi dobbiamo ringraziare se oggi possiamo leggere Aristostele e Platone (per non parlare di Catullo e altri autori molto poco cristiani)? Forse quel califfo che ordinò l'incendio della biblioteca di Alessandria (e forse anche quello è stato un'incidente)? O un esercito silenzioso di monaci che non hanno avuto paura della verità e ci hanno tramandato opere di ogni genere e scritte da autori pagani? Pensi che lo facessero di nascosto dai papi?
I vangeli apocrifi li puoi acquistare in ogni libreria, anche cattolica.
I libri segreti e tenuti nascosti esistono solo nella fantasia (in mala fede) di quegli scrittori che guadagnano milioni di dollari a scrivere baggianate tipo "Codice da Vinci". Scambiano e mescolano allegramente finzione e realtà con lo scopo preciso di turlupinare gli ignoranti e trarne copioso lucro.
Relativamente all'oro della cripta di San Pio. La prima grande opera a essere stata realizzata a San Giovanni Rotondo non è stata la Chiesa ma l'ospedale e, per esperienza diretta, è stata una vera oasi di salvezza in un deserto di strutture sanitarie inesistenti.
Oggi a San Giovanni Rotondo ci sono decine di case di accoglienza per malati e anziani, tutti assistiti gratuitamente.
La cripta è stata solo l'ultima realizzazione. E' legge della Chiesa, caro Luca, l'esumazione del corpo delle persone prima che siano dichiarate Sante. Per San Pio è stata fatta un'eccezione: la sua esumazione è stata successiva alla canonizzazione.
Ti posso assicurare che è stata una grande gioia per mio padre e mia madre poter rivedere le mani con le quali San Pio li ha accarezzati e benedetti da vivo.
Se hai una vera onestà intellettuale, scrollati di dosso l'anticlericalismo che hai.
Per inciso, Garibaldi era un massone e ha cercato in ogni continente la fama per sé stesso: non ha esitato a trascinarsi dietro Anita che era incinta e malata.
Il Regno delle Due Sicilie non era la somma di tutti i mali: fra i tanti, lo dice un laico come Camilleri.
L'esercito del papa era talmente potente... da non riuscire a impedire l'invasione di uno stato sovrano da parte delle truppe di un altro stato. Se succedesse oggi, ci sarebbe l'intervento dell'Onu.
Sant'Ambrogio chiamava la Chiesa, di cui egli era un innamorato vescovo, "casta et meretrix: semper reformanda".
L'etica cristiana non sarà mai compiuta interamente su questa terra, né dentro e né fuori della Chiesa cattolica: l'insegnamento di Gesù e l'amore che egli ci chiede è sempre al di là delle nostre forze ma non per questo possiamo rinunciare a cercare di realizzarlo e metterlo in pratica. E' lui che ci da la forza di incarnarlo.
Avere come "pastorale" una croce d'oro anziché di legno è un modo per ricordare a un mondo sempre più distratto, che è grazie alla Croce di Gesù, "scandalo per i giudei e follia per i pagani", se il mondo non è andato ancora in rovina e non lo farà mai.
Le croci di legno le portano milioni di religiosi e laici come segno di speranza a chi non ne ha. Tutti insieme, noi cristiani, dal Papa in giù, guardiamo a quella croce d'oro e ci ricordiamo della bellezza e luminosità della Croce di Gesù, simbolo di amore gratuito e infinito.
Un affettuoso saluto,
Antonio Padula
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