Riceviamo e pubblichiamo - Il no ideologico agli impianti di termovalorizzazione dei verdi e della sinistra radicale e massimalista rischia di produrre nel Lazio la stessa emergenza rifiuti che sta vivendo la Campania, regione del ministro dell’ambiente Pecoraro Scanio.
Lo sanno anche i verdi del Lazio, come Fontana e Zaratti, che la raccolta differenziata non è la soluzione del problema, perché pur raggiungendo l’obiettivo del 50% di rd resterà un altro 50% di rifiuti che dobbiamo mettere da qualche, e allora o costruiamo gli impianti di termovalorizzazione o allarghiamo le discariche o ne autorizziamo di nuove, e non è un caso che proprio l’attuale maggioranza che sostiene Prodi, con a capo il ministro Pecoraro Scanio, ha prorogato di un altro anno la sopravvivenza di Malagrotta e delle altre discariche, che sono più inquinanti degli impianti.
I verdi sanno bene che il piano commissariale di Marrazzo è sottostimato in quanto a numero di linee e di impianti, infatti nel Lazio per raggiungere la soglia di tranquillità ci vorrebbero almeno 11 linee ed oltre al quarto impianto ad Albano anche uno a Latina ed un altro nell’area Viterbo-Rieti.
Infatti oggi, al netto della raccolta differenziata del 12%, produciamo 3.373.462 t/a di rifiuti, ed anche se raggiungessimo con un colpo di bacchetta l’obiettivo del 40% di rd avremmo sempre 2.428.893 che resterebbero da trattare. Questi danno una produzione di cdr pari a 728.667 t/a, a cui bisogna aggiungere 80.000 t/a di cdr prodotto dal fluff, residui della rottamazione automobilistica, e 100.000 t/a di cdr prodotto dal 40% di rd, per cui alla fine abbiamo 908.667 t/a di cdr prodotto.
Attualmente sono in funzione gli impianti di Colleferro, Gaia, con due linee che al massimo possono arrivare a smaltire 120 mila t/a di Cdr, di S.Vittore, una linea già in funzione ed una autorizzata, che a pieno regime smaltirà 180 mila t/a di cdr, e due liene autorizzate a Malagrotta che smaltiranno 182 mila t/a di cdr. In tutto 4 impianti con 6 linee per massimo di smaltimento pari a 482 mila t/a di Cdr. Rispetto a 908.667 t/a di cdr prodotto abbiamo un deficit di potenzialità effettiva di 426.667 t/di cdr che secondo i verdi dovremmo buttare in discarica, cosa vietata dal decreto Ronchi, o bruciare nella centrale enel di civitavecchia o in altri cementifici.
Donato Robilotta
Socialisti Riformisti