Erica, la figlia di Paolo Esposito, insieme ai nonni

Paolo Esposito

Tatiana Ceoban

Elena Ceoban

E' un Paolo Esposito distrutto quello che, ieri mattina, nel carcere di Mammagialla, ha incontrato i suoi avvocati.

Dopo l'arresto per duplice omicidio aggravato, ieri l'elettricista di Gradoli ha incassato un altro duro colpo.

Il tribunale dei minori gli ha tolto la patria potestà della figlia di 6 anni, Erica. La bimba avuta dalla sua relazione con Tatiana Ceoban.

Quest'ultima, la sua ex compagna moldava 36enne, è scomparsa da Gradoli lo scorso 30 maggio insieme alla figlia 14enne Elena. E da quel giorno nessuno le ha più viste.

"Esposito ha preso male la decisione del tribunale dei minori - racconta uno dei suoi legali, Enrico Valentini -. L'ho incontrato ieri mattina in carcere, per comunicargli la decisione del tribunale dei minori. Mi ha detto che sarebbe una disgrazia per Erica, se dovesse essere portata via, lontano dalla sua famiglia. Ne morirebbe".

La bambina non sa che il padre è in prigione. Né tantomeno che la madre e la sorella si sono volatilizzate, senza lasciare traccia.

"Il pm Petroselli - continua Valentini - ha proposto di togliere la patria potestà al nostro assistito perché, essendo in carcere, non è in grado di provvedere alla bambina. E così, il tribunale dei minori ha approvato il provvedimento, in via provvisoria".

Provvedimento che né Esposito, né i suoi difensori sono riusciti a "digerire".

"Non l'abbiamo condiviso perché la bambina ha sempre vissuto con i nonni - dichiara Valentini -. Che senso avrebbe portarla via? Significherebbe agire contro il suo bene. Cosa che noi cercheremo di evitare con tutte le nostre forze".

Il tribunale dei minori ha temporaneamente affidato Erica al sindaco di Gradoli, Luigi Buzi.
Spetterà al primo cittadino decidere se la piccola potrà rimanere con i nonni paterni o se dovrà essere assegnata a un istituto.

"Il problema - spiega l'avvocato Valentini - è che, se anche il sindaco scegliesse di affidarla ai nonni, comunque gli assistenti sociali dovrebbero fare continui controlli, per accertarsi che Erica stia bene qui, con quel che resta della sua famiglia. E mi auguro di tutto cuore che gli assistenti sociali che si occuperanno della vicenda, siano persone sensibili e competenti, perché la felicità della bambina è tutta nelle loro mani".

Intanto proseguono le indagini per sciogliere il mistero di madre e figlia scomparse.

Ieri sono stati sequestrati 4 computer di Esposito, portati via dalla villetta di via Cannicelle, dove Paolo viveva con Tatiana, Elena ed Erica, e dall'ufficio di via Piave.

"Verranno fatti degli accertamenti irripetibili - afferma Valentini -. Sono stati nominati proprio ieri dei periti. Uno dei carabinieri, l'altro nostro.

Quanto a Erica, già oggi potrebbe incontrare degli psicologi per un colloquio, volto a verificare le sue condizioni di salute psico-fisiche. Che di certo non miglioreranno, qualora fosse sottratta alla sua famiglia".

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