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Gli avvocati di Esposito, Enrico Valentini e Mario Rosati

Mario Rosati

Enrico Valentini

L'avvocato Rosati, i genitori di Paolo Esposito e la bambina di cinque anni

Paolo Esposito e l'avvocato Rosati entrano in Procura

Esposito, Rosati e Valentini all'uscita dalla Procura

Paolo Esposito

- “Le domande del pm Petroselli hanno riguardato l'evolversi della vicenda, così come raccontata nella denuncia del signor Esposito”.

Questo il commento a caldo dell'avvocato Mario Rosati, difensore insieme al legale Enrico Valentini, di Paolo Esposito. Quest'ultimo, interrogato ieri mattina in Procura insieme alla figlia di cinque anni, è indagato per sequestro di persona, dopo la scomparsa della convivente moldava Tatiana Ceoban e della figlia di lei Elena.

“Il procuratore – prosegue Rosati - ha domandato a Esposito se sapesse qualche altra cosa oltre a quello che aveva già scritto nella denuncia. Ma noi non abbiamo idea di dove sia andata questa signora”.

Tatiana ed Elena, in effetti, sembrano svanite nel nulla. I carabinieri le cercano da quello scorso 30 maggio, quando i loro cellulari hanno smesso di squillare. Hanno battuto le campagne intorno a Gradoli, i paesi vicini. Hanno sequestrato la casa di Esposito e prosciugato un pozzo. Ma di madre e figlia, nemmeno l'ombra.

Il pm ha voluto ascoltare, ieri mattina, anche l'altra figlia di Tatiana, avuta proprio da Paolo.

Una bambina di cinque anni che, secondo i legali di Esposito, non avrebbe riferito nulla di decisivo per i futuri sviluppi delle indagini.

“L'interrogatorio della bambina è coperto da segreto istruttorio – spiega l'avvocato Valentini -. Non è stato fatto l'incidente probatorio, quindi la bambina è una testimone a tutti gli effetti, una persona informata sui fatti. Ma credo che non avrà nessuno sviluppo. Non penso che dalle sue risposte possa emergere alcunché”.

Sui motivi per i quali Esposito è indagato, i suoi legali non si pronunciano.

“L'ipotesi accusatoria è compito del pm. Le motivazioni le abbiamo lette con il collega Valentini e potremmo avere di che dire”, afferma Rosati.

Quanto alla trasmissione “Chi l'ha visto?”, durante la quale Esposito aveva detto di sapere delle cose che non aveva intenzione di raccontare in quel momento, i legali chiariscono.

“Esposito ha già detto tutto al procuratore – dichiarano Valentini e Rosati -. L'interrogatorio non è una conseguenza della trasmissione televisiva. Ce l'aspettavamo. Fino ad ora erano stati compiuti degli atti di indagine senza ascoltare il diretto interessato. Che, ovviamente, in fase di indagine, ha tutto il diritto di dire la sua”.

Ma solo davanti al pm. Fuori dalla Procura Esposito non dice una parola su Tatiana ed Elena. Lascia parlare i suoi legali.

“La Procura sta facendo i tracciati telefonici – dice Valentini, fiducioso -. È tutto coperto da segreto istruttorio. Il dottor Petroselli è una persona esperta, brava, per bene, sa quello che fa. Tutto sta andando come deve andare. Siamo tranquilli tutti della completa estraneità dei fatti di Paolo”.

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