- Un reparto ‘modello’ per la cura dei detenuti malati è quello dell’ospedale ‘Belcolle’ di Viterbo. Un altro reparto è funzionante all’ospedale ‘Sandro Pertini’ di Roma.
“La Regione Lazio e la Lombardia sono le uniche Regioni che si sono dotate, in ambito ospedaliero, di reparti ad hoc per curare detenuti malati, anche di malattie gravi e infettive. Ma occorre puntare adesso alla piena efficienza e funzionalità di questi reparti che sono in grado di ospitare anche detenuti provenienti da altre regioni che non hanno a disposizione posti letto dedicati alla cura dei detenuti”.
Questa è l’indicazione operativa fornita da Luisa Laurelli (DS), Presidente della commissione Sicurezza a Lotta alla criminalità, che oggi ha visitato l’ospedale ‘Belcolle’ di Viterbo.
“Credo che sia possibile promuovere un incontro tra la Regione Lazio e altre Regioni, assieme al Ministero di Grazia e Giustizia, per far sì che nei nostri reparti si possa offrire ospitalità a detenuti che altrimenti rischiano di non essere curati, perché manca la dotazione di reparti specifici che invece da noi sono già funzionanti. In altre regioni precisa Luisa Laurelli- i detenuti malati vengono incardinati in liste d’attesa che vanificano la possibilità di cura in presenza di malattie che progrediscono senza aspettare il turno della lista d’attesa.
Occorre invece attivare un circuito virtuoso entro il quale, con una mobilità sostenibile dei detenuti, diventi possibile garantire loro assistenza sanitaria adeguata. In tal modo si potenzierà anche l’attività dei reparti attualmente operativi”. Luisa Laurelli oggi era accompagnata dal capogruppo del PRC Ivano Peduzzi e da Giuseppe Parroncini, capogruppo dei DS.
La prossima visita della commissione sarà al reparto detenuti del ‘Pertini’.