“Francamente – dice il presidente della commissione Mobilità – non condivido la soppressione delle fermate San Martino al Cimino e Porta Romana sulla Roma-Viterbo.

Come non condivido la decisione di Rfi di bloccare di punto in bianco alcuni scambi per risparmiare i costi di manutenzione, riferibili, a quanto sembra, ad una sola unità di personale.

In particolare, essendo la Roma-Viterbo a binario unico, con il blocco degli scambi accade che nel momento in cui si verifica un problema l'unica soluzione possibile è quella di fermare il treno, con effetti facilmente prevedibili in termini di ritardi che si accumulano.

Infatti, per motivi tecnici, in caso di collasso della linea o di un ritardo, la presenza di scambi permette l'alternanza dei treni nelle diverse direzioni, con una flessibilità che dà al gestore maggiori possibilità dal punto di vista della movimentazione.

Per questi motivi, la decisione della società risulta assolutamente inaccettabile anche perché Rfi non può prendere decisioni unilaterali senza darne conto alla Regione. Ci sono contratti di servizio e questi contratti vanno rispettati”.