Riceviamo e pubblichiamo - Bene ha fatto Marrazzo a smentire la richiesta di tenere l’incontro del 30 prossimo a Palazzo Chigi e non al ministero del Welfare, perchè sarebbe stato un attacco gratuito al ministro Sacconi che in questi giorni si sta prodigando per aiutare il commissario del governo.
Marrazzo ha chiesto a Sacconi di essere aiutato nella sua azione di commissario e il Ministro del Welfare ha fatto dichiarazioni a sostegno della chiusura degli ospedali, si è reso disponibile alla nomina di un sub commissario tecnico del governo che supporti il lavoro del commissario e sta cercando di sbloccare una parte dei soldi rivendicati da Marrazzo che non sono però trasferimenti dovuti.
Per questo Marrazzo e i suoi devono smettere di attaccare il governo sul trasferimento dei fondi aggiuntivi e sulla questione del debito, né Marrazzo può dire che la chiusura del S.Giacomo glie l’ha chiesta il governo perché è una sua libera scelta
Marrazzo sa bene che il debito della Regione al 31 dicembre 2005 è stato certificato essere pari a 6,4 miliardi, e lo Stato gli ha già erogato 5 miliardi, che era il famoso prestito trentennale trasformato poi in finanziamento a fondo perduto, e un miliardo con il trasferimento della maggiorazione Irpef e Irap del 2006 a valere sul 2005.
Dunque il debito è stato già pagato e non si capisce dov’è la sofferenza di cassa in mancanza dei trasferimenti aggiuntivi, a meno che il debito del 2006 e 2007 non sia quello scritto nei bilanci ma ben altro.
Quanto ai 5 miliardi, anche qui Marrazzo sa bene che 3 miliardi sono fondi aggiuntivi dello Stato per pagare il debito al 31 dicembre 2005, per cui il finanziamento dello Stato risulta più del debito, e i disavanzi annuali, e sono per legge vincolati all’attuazione del piano di rientro.
Gli altri 2 miliardi riguardano la maggiorazione Irpef e Irap del 2007, che lo Stato ha già incassato, ma anche del 2008, che lo Stato ancora non ha incassato, che seguono il normale trasferimento di questi fondi alle Regioni.
Le 28 delibere che Marrazzo ha firmato da commissario avranno pure prodotto quintali di atti amministrativi e un forte conflitto sociale ma da un punto di vista finanziario dell’abbassamento della spesa sono acqua fresca.
Infatti sul 2008 l’impatto è pari a 62 milioni per cui resta un extradeficit di 302 milioni che se non coperto porterà ad aumento delle tasse.
Per questo servono dunque provvedimenti un po’ più incisivi.
Donato Robilotta
Capogruppo alla Regione Lazio di SR-Popolo della Libertà
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