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Consiglio regionale del Lazio - Interviene il presidente della commissione mobilità Luciani
Aurelia, serve un accordo con la Toscana
8 settembre 2006 - ore 23,30
-Concordiamo un percorso comune, a partire dalla convocazione di unaudizione congiunta delle commissioni competenti a livello interregionale, attraverso cui trovare soluzioni per il potenziamento e la messa in sicurezza dellAurelia e per migliorare in generale i collegamenti viari tra il Lazio e la Toscana. E questo linvito contenuto in una lettera che il presidente della Commissione Mobilità del Consiglio regionale del Lazio, Enrico Luciani (Prc), ha inviato questa mattina al collega della Regione Toscana, il consigliere Erasmo DAngelis, presidente della Commissione Territorio, Ambiente e Trasporti. .
In diverse audizioni della Commissione Mobilità della Regione Lazio sulla situazione delle infrastrutture viarie tra Lazio e Toscana scrive Luciani nella missiva lobiettivo della messa in sicurezza della strada statale Aurelia è stato più volte evidenziato come prioritario dalle amministrazioni locali, dai tecnici e dalle associazioni ambientaliste. In quelle occasioni, infatti, è stata registrata la forte preoccupazione dei sindaci dei comuni laziali attraversati dall'Aurelia per il ripetersi di gravi incidenti dovuti alla scarsa manutenzione, allinadeguatezza della statale rispetto ai flussi di traffico, alla presenza di diverse sezioni stradali che caratterizzano il tracciato e al suo eccessivo intersecarsi con la viabilità secondaria e locale e, infine, alla mancanza di aree di decelerazione e di corsie di soccorso.
Personalmente - scrive ancora Luciani - e in questo mi conforta la presa di posizione dei comuni del viterbese interessati, credo che, inoltre, potenziando lAurelia e lavorando con la massima sollecitudine alla sua messa in sicurezza, gli investimenti per la realizzazione della prevista autostrada Civitavecchia-Cecina che, come è noto, avrebbe un impatto notevole su un territorio come quello della Maremma, vocato all'agricoltura e di particolare valore naturalistico, sarebbero assolutamente superflui. Peraltro, anche lopzione più costiera del tracciato avrebbe un impatto notevole attraversando siti archeologici di enorme pregio. Questo induce, da un lato a riflettere più approfonditamente sull'eccesso di infrastrutturazione del territorio, soprattutto quando non sembra apportare particolari benefici allo sviluppo delle aree attraversate, con il pericolo, anzi, di stravolgerne l'assetto, dall'altro ad accelerare senza indugi i lavori per l'adeguamento dell'Aurelia. Per tali motivi, e certo che il compito delle Commissioni che noi presidiamo potrà contribuire in modo efficace a dare voce alle diverse istanze dei soggetti e delle associazioni più rappresentative dei cittadini, auspico lavvio di una proficua collaborazione e di un percorso comune su questi temi.
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