- La Commissione Sanità, presieduta da Alessandra Mandarelli (Lista Polverini), ha incontrato in audizione gli amministratori rappresentanti dei territorio in cui insistono le strutture sottoposte a riconversione nella 'Macroarea 2', individuata dal Piano di riordino della rete ospedaliera.
La seduta ha perseguito lo scopo di raccogliere dettagliate relazioni per ciascuna criticità in relazione alle riconversioni previste dal Piano al fine di trasmetterle, con opportune raccomandazioni, alla struttura commissariale per una più attenta valutazione.
Si è discusso delle prospettive di sviluppo delle aree interessate e dello stato dell’arte dei lavori di realizzazione di un nuovo ospedale nell’area dei Castelli romani.
Alessandra Mandarelli, ribadendo, d’accordo con la presidente Polverini, che “il Piano è perfettibile e che la disponibilità al dialogo è massima, come dimostra il lavoro della Commissione e l’invio nelle zone interessate di tecnici della struttura commissariale per meglio valutare le ricadute sul territorio dei documenti presentati al governo in sede di tavolo tecnico”, ha espresso un giudizio molto positivo sull’esito dei lavori.
"Le proposte avanzate oggi dai sindaci - ha dichiarato - sono sembrate ragionevoli e in linea con la nostra idea di puntare maggiormente sulla fase della prevenzione a livello territoriale e su servizi dedicati.
La bontà di questo ciclo di audizioni successivo all'approvazione del piano è confermata non solo dal clima pacato e costruttivo di tutte le sedute, ma anche dalle continue richieste di incontro che ci pervengono da parte di sempre più protagonisti della sanità laziale”.
La vicepresidente Giulia Rodano (Idv) ha segnalato “la forte preoccupazione per quanto manifestato dal sindaco di Ariccia circa il mancato inizio dei lavori per l'ospedale dei Castelli. Si sopprime qualche posto letto per tagliare dei costi - ha spiegato - e magari si è condannati a pagare una penale di 10 milioni di euro alle ditte appaltatrici, con evidenti ricadute sui conti della sanità laziale nonché sulle tasche dei cittadini".
Di seguito, una sintesi degli interventi dei sindaci.
Rocca Priora - Il sindaco Damiano Pucci
"Abbiamo già patito il frettoloso trasferimento di alcune nostre specialità a Frascati, nonostante i recenti numerosi investimenti. Siamo stati sentiti dalla Polverini prima della presentazione ufficiale del Piano e crediamo in un percorso istituzionale per calare in maniera adeguarlo al nostro territorio. Tuttavia alcuni passaggi della scheda tecnica elaborata dall'Asp sul nostro ospedale ci hanno lasciati perplessi, a partire dal passaggio in cui lo si definisce una struttura fatiscente.
Chiediamo dunque che il 'Cartoni' non sia dismesso, ma sia oggetto riconversione in ospedale distrettuale di tipo A".
Ariccia - Il sindaco Emilio Cianfanelli
"L'ospedale 'Spolverini', di proprietà comunale, con Genzano e Albano forma un unico polo ospedaliero, diviso per ambiti. Smantellare anche solo un padiglione determinerebbe ricadute negative a cascata in tutta l'area dei Castelli.
In particolare, riteniamo insopprimibile il Day hospital oncologico, frutto di un atto aziendale votato dalla conferenza dei sindaci e punto di eccellenza riconosciuto in tutta Italia. Potrebbe anzi essere completato con un servizio di Week surgery, grazie al blocco operatorio nuovo di zecca che è stato finora al servizio di Ortopedia, prima del trasferimento ad Albano. I risparmi vanno cercati altrove: una vera soluzione è l'ospedale dei Castelli, per il quale il comune di Ariccia ha donato alla Asl ben 15 ettari, con la gara d'appalto già espletata da tempo. Rischiamo pesanti azioni legali da parte delle ditte vincitrici, a danno delle casse regionali".
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