- “Prima l’assessore della Regione Lazio alla Casa Bontempo dichiara di voler abbattere Corviale. Ieri il sindaco di Roma Gianni Alemanno annuncia di voler demolire Tor Bella Monaca.
Non vi è dubbio che l'intervento a opera fascista, con le conseguenti deportazioni dei rioni popolari per far posto a via dei Fori Imperiali, ha ancora sugli amministratori di destra un fascino a cui non riescono a sfuggire.
Non viene loro proprio in mente che in questi quartieri, ci vivono delle persone".
E' quanto dichiara Luigi Nieri capogruppo di Sinistra Ecologia Libertà nel consiglio regionale del Lazio e in passato assessore alle periferie del Comune di Roma.
"Sono le case di una parte del popolo di Roma. Lì si sono formate famiglie, affetti, sono nati amori, sofferenze, dolori. Per questo credo che il sindaco dovrebbe avere rispetto per le persone che vivono in quei luoghi. La smetta con la politica degli annunci. Pensi piuttosto a riprendere il lavoro di risanamento delle periferie.
E’ veramente poco rispettoso di chi abita in periferia continuare a pronunciare dichiarazioni sulle casse vuote del Campidoglio e contemporaneamente annunci faraonici sulla demolizione di Tor bella Monaca – prosegue Nieri -. Il sindaco con queste esternazioni estive vuole nascondere il fallimento delle politiche sulle periferie della sua giunta.
Un fallimento che, per chi vi abita o si occupa di periferie, è drammatico. Non si sente più parlare di politiche di integrazione, di come dare qualità urbana dove manca. Di politiche giovanili. Di politiche integrate. L’autopromozione sociale, che aveva permesso di aprire tante imprese giovanili nel commercio e nel settore artigianale, si è dissolta nel nulla. Non si parla neppure più di sicurezza.
Il degrado avanza inesorabile e anche gli interventi di decoro, di pulizia, di manutenzione degli spazi urbani, dei giardini, non esistono più - conclude Nieri -. Mi auguro che queste uscite estive del sindaco servano ad aprire un dibattito sui mali della periferia e soprattutto sugli interventi seri e possibili da mettere in campo attraverso un ampio processo di partecipazione".
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