- Approvata ieri, 17 luglio, a maggioranza, in chiusura di seduta dal consiglio regionale, la legge “Disposizioni per la diffusione dell’Altra Economia nel Lazio”, attraverso la quale la Regione intende promuovere la cosiddetta “economia alternativa”, destinando maggiori risorse per attività di promozione di esperienze esistenti o in via di realizzazione, creando luoghi dedicati ai temi dell’Altra Economia, spazi pubblici e sedi a disposizioni delle organizzazioni che se ne occupano attivamente.
Altra Economia da intendere sia dal punto di vista dell’offerta (imprese e micro-imprese) sia dal punto di vista della domanda (consumo critico). La legge ha anche l’obiettivo di sostenere le attività di studio, ricerca e sperimentazione in questo ambito.
Si tratta di un provvedimento quadro di tutte quelle attività non orientate prioritariamente al profitto secondo i canoni classici dell’economia di mercato, bensì fondate “sui principi della partecipazione, della solidarietà e dell’eco-compatibilità”, come ha spiegato l’assessore al Bilancio, Luigi Nieri, nel corso della relazione introduttiva al provvedimento.
Con questa legge, ad esempio, la Regione Lazio intende promuovere e sostenere iniziative e interventi nell’agricoltura biologica, nella produzione di beni eco-compatibili, nel commercio equo e solidale, nel consumo critico, nella finanza etica, nel risparmio energetico, nel riuso e nel riciclo di materiali e beni, nei sistemi di scambio non monetario, nel turismo responsabile e per la diffusione del software libero.
Tra i principi ai quali dovranno uniformarsi le imprese interessate dal provvedimento, la “buona occupazione”, vale a dire il superamento della precarietà dei rapporti di lavoro e la valorizzazione delle competenze di tutti i lavoratori.
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