- Chiesti chiarimenti a Marrazzo e all'assessore Valentini sullo stato di attuazione della legge sulla pesca ed acquacoltura.
Il presidente della commissione Agricoltura del Consiglio regionale del Lazio, Mario Perilli (Pd), ha annunciato l'invio di una lettera al governatore e all'assessore: "Vogliamo conoscere lo stato dell'arte sull'attuazione della legge nel Golfo di Gaeta". L'annuncio ha fatto seguito alla protesta del consigliere Aldo Forte (Udc) che, ad inizio seduta, ha denunciato come in quel territorio gli impianti di itticoltura starebbero per essere spostati "nell'impotenza generale di tutti".
La presa di posizione di Forte ha raccolto l'appoggio – oltre che di Perilli ("Mi sento di condividerne l'amarezza") – anche del resto della commissione.
Ivano Peduzzi (Prc) ha ricordato che l'Assessorato prese l' impegno di compiere una verifica lo scorso 3 luglio. Pietro Di Paolo (An) ha invece sollecitato l'impegno di ciascuno, al di là della lettera, "a uscire dalla palude". Il vicepresidente della Commissione, Enrico Fontana (Verdi), ha proposto l'avvio formale di un'indagine conoscitiva.
"Non è accettabile - ha detto - che un orientamento dell'assemblea legislativa sia disatteso, chiunque abbia preso la decisione". Il caso era nato dopo l'approvazione della legge sulla pesca e l'acquacoltura, in occasione della quale fu votato all'unanimità un ordine del giorno che sospendeva gli atti amministrativi precedenti in attesa dei regolamenti di attuazione.
Erano presenti alla seduta i consiglieri Mario Perilli (Pd), Enrico Fontana (Verdi), Pietro Di Paolo (An), Ivano Peduzzi (Prc), Aldo Forte (Udc) e Giovanni Carapella (Pd).
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