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L'alambicco di Antoniozzi
Viterbo - L'alambicco di Antoniozzi da Londra
A vestire... impariamo dagli inglesi
di Alfonso Antoniozzi
Viterbo - 10 ottobre 2008 - ore 1,30
Viterbo - L'alambicco di Antoniozzi
Gli altri siamo sempre noi
di Alfonso Antoniozzi
Viterbo - 25 settembre 2008 - ore 1,30
Viterbo - L'alambicco di Antoniozzi
Mi ha detto il cigno...
di Alfonso Antoniozzi
Viterbo - 25 settembre 2008 - ore 0,30
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Viterbo - L'alambicco di Antoniozzi da Londra
A vestire... impariamo dagli inglesi
di Alfonso Antoniozzi
Viterbo - 10 ottobre 2008 - ore 1,30

Il cantante lirico
Alfonso Antoniozzi

- La prima cosa che colpisce un italiano che si trovi a passare un certo periodo di tempo a Londra è senza dubbio il modo di vestire degli inglesi che, a differenza del luogo comune che li vuole in tweed oppure in impermeabile e bombetta, tendono a mettersi addosso praticamente tutto quello che trovano nell'armadio senza soluzione di continuità.

L'italiano sorride, abituato com'è dalla propria cultura a pensarci un po' su prima di accostare una camicia a un pantalone, a mettere la scarpa abbinata alla cintura, a indossare un soprabito che non cozzi coi colori che ha scelto per l'abito.

Sorride, l'italiano. 

Poi continua a guardarsi in giro e vede strade pulite, metropolitane che collegano capillarmente ogni angolo abitato della capitale, autobus che filano veloci sulle loro corsie preferenziali, biciclette che attraversano gli incroci sulle loro piste ciclabili e che parcheggiano negli appositi parcheggi per bici, un' offerta culturale amplissima che spazia dal teatro di prosa al musical al balletto all'opera alla musica rock, punk, jazz, heavy metal, gallerie d'arte, discoteche.

Passeggia per il centro e vede gente di ogni colore convivere serenamente, persone che casualmente si urtano e si chiedono scusa, file ordinate e tranquille che aspettano il proprio turno, ristoranti che offrono ogni tipo di cucina e alla portata di ogni tasca, negozi di alimentari aperti ventiquattro ore al giorno,

L'occhio si posa su un cartello scritto dalla municipalità : "il gestore di questo negozio ha richiesto di poter mettere due vasi di fiori davanti all'ingresso; chiunque abbia qualcosa in contrario presenti una motivata eccezione al municipio entro venti giorni". 

Tornando verso casa, prima di mettere la chiave nella toppa, si accorge che gli addetti alla nettezza urbana hanno ritirato davanti alla sua porta il sacco della raccolta differenziata (provvederanno loro a separare plastica, alluminio e carta) e il sacco dei rifiuti organici.

Accende la televisione e si accorge con un colpo d'occhio che le tre reti nazionali offrono programmi completamente diversi dalla spazzatura che passa sulle reti commerciali.

Sorride meno, l'italiano, pensando che forse al suo Paese è rimasto soltanto il gusto nell'accostare i colori, come succede ad un'anziana signora che, credendosi ancora una piacente ventenne, si veste per sedurre dimenticandosi che il tempo delle apparenze e della seduzione è passato da un pezzo e che è arrivato il momento di pensare a cose più concrete. 

E conclude, con un velo di amarezza, che forse anche mettere una camicia verde su un paio di pantaloni rossi non è altro, in fondo, che il sintomo più evidente di un popolo che invece di focalizzarsi sulla "bella figura" ha preferito, beato lui,  conquistare una più ampia, più civile e più invidiabile libertà.

Alfonso Antoniozzi

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