Consiglio regionale del Lazio - Rifiuti, interviene Robilotta (Sr- Pdl)
"Chiudere Malagrotta significa emergenza"
23 novembre 2008 - ore 18,15
|
Riceviamo e pubblichiamo - Mi duole dirlo ma l’assessore all’ambiente del Comune di Roma, Fabio De Lillo, commette un grave errore di valutazione quando segue la strada del Presidente della Regione, Marrazzo, di pensare di chiudere la discarica di Malagrotta entro la fine dell’anno.
Senza l’individuazione, l’autorizzazione e l’apertura di una nuova discarica, che possa ricevere 4.500 tonnellate al giorno, in pratica circa un 1.800.000 tonnellate di rifiuti all’anno, pensare di chiudere Malagrotta significherebbe trovare i rifiuti per strada a Roma come è successo a Napoli.
E’ evidente che Marrazzo nell’ultimo decreto commissariale non ha firmato l’autorizzazione all’allargamento di Malagrotta, ed il Comune di Roma ha sbagliato a non chiederglielo ufficialmente durante le lunghe ed estenuanti trattative che ci sono state, solo per passare la patate bollente della nuova discarica al Sindaco Alemanno.
E’ grave poi che il commissario dell’Arpa, Corrado Carruba, rilasci una intervista pubblica a Report per denunciare che Malagrotta sia una bomba di veleni e che “dai controlli sulla qualità delle acque di falda sotto la discarica risultino superati i limiti di legge per ferro, manganese,arsenico, nickel e solfati”.
Marrazzo sia nei dibattiti in consiglio regionale che in recenti audizioni in commissione ambiente non ha mai fatto cenno a questi pericoli di inquinamenti.
Per cui delle due l’una, o Carruba non ha mai avvertito la Regione di questi pericoli, o il Presidente della Regione non ha raccontato il vero in Consiglio e in Commissione.
Per questo domani chiederò che Marrazzo venga subito in commissione o in Consiglio per chiarire come stanno le cose sulla discarica di Malagrotta, anche in merito alle dichiarazioni del commissario dell’arpa.
Donato Robilotta
Capogruppo alla Regione Lazio di SR-PdL
|
|
|