Riceviamo e pubblichiamo
- Nel Lazio siamo in emergenza e rischiamo il botto perché Malagrotta, che ha raccolto per anni i rifiuti della Capitale e di alcuni comuni della provincia, è esaurita e non ci sono alternative. Basterebbe chiuderla per un solo giorno per avere i rifiuti per strada come a Napoli, e come è già successo alcuni mesi fa dopo uno sciopero di Ama.
Tant’è che nell’integrazione al piano commissariale il Presidente della Regione afferma che Malagrotta è esaurita e siccome occorre reperire ulteriori 2.500.00 mc di volumetrie o si procede ad una sopraelevazione delle attuali quote sino ad un massimo del 10% o bisognerà trovare un sito alternativo come quello il località Monti dell’Ortaccio.
Tutto questo perché Marrazzo nei suoi te anni da commissario governativo non ha autorizzato nuovi impianti né costruito un’alternativa.
Anche la vicenda dell’impianto di Albano, sul quale sono d’accordo, e non solo io, dal momento che sta dentro il programma elettorale del Pdl sia per il comune di Roma che per la provincia, che sta dividendo la maggioranza è stata gestita esattamente al contrario di come dovrebbe fare un amministratore responsabile.
A ottobre Marrazzo illustra in Consiglio il piano commissariale e di Albano non c’è traccia. Non solo, vota insieme alla sua maggioranza contro l’ordine del giorno, presentato dal sottoscritto e sostenuto dal collega Di Carlo, che prevede il quarto impianto ad Albano. In questo modo lancia il messaggio che l’impianto non si farà, illude i cittadini del territorio e lascia da soli i poveri amministratori locali mentre gli assessori regionali della sinistra arcobaleno gettano benzina sulla protesta.
A Dicembre invece Marrazzo cambia idea e in solitudine e nelle segrete stanza firma l’autorizzazione all’impianto con i poteri commissariali, segreta gli atti e non si assume pubblicamente le sue responsabilità. Poco dopo l’ufficio Via dell’assessore all’ambiente Zaratti dà parere negativo. Successivamente il Capodipartimento sospende la Via in attesa di rivedere la procedura. Come finirà?
Tutto questo lo abbiamo sempre e solo letto sui giornali, da Marrazzo neanche una parola.
Io mi sono sempre assunto la mia responsabilità di dire sì al quarto impianto ad Albano, ma capisco la protesta degli amministratori lasciati da soli dalla Regione e dei cittadini che sono stati presi in giro dai vertici istituzionali.
Donato Robilotta
Capogruppo SR-Popolo della Libertà