La legge in discussione prevede interventi di sostegno indiretto all’internazionalizzazione del sistema produttivo laziale e la concessione di contributi, attraverso appositi bandi, a gruppi di imprese e a loro associazioni e consorzi.

Tra le iniziative di sostegno indiretto previste dalla PL: promozione del sistema Lazio all’estero, valorizzazione internazionale delle produzioni, sviluppo di progetti, analisi di mercato, database, studi e ricerche settoriali, organizzazione di tavoli, seminari, convegni, dibattiti, partecipazione a manifestazioni e fiere internazionali, organizzazione di missioni internazionali e tecniche per rafforzare le relazioni internazionali, creazione di una rete internazionale che supporti le imprese nei mercati esteri definiti prioritari, sostenendo strutture finalizzate a favorire l’export laziale, cofinanziamento di progetti che coinvolgono altri soggetti pubblici o privati.

Sviluppo Lazio è preposta alla gestione dello “Sprint”, lo sportello per l’internazionalizzazione, e al coordinamento delle iniziative tra pubblico e privato. Un ruolo centrale è attribuito all’informazione sulle politiche commerciali, produttive e finanziarie del Lazio.

“E’ una proposta di fondamentale importanza – ha esordito in aula l’assessore alla piccola e media impresa, commercio e artigianato, Francesco De Angelis (PD) - Con questa legge, infatti, si supera la frammentazione di risorse e competenze e vengono messi in campo strumenti che semplificano le procedure per le piccole e medie imprese che vogliono affacciarsi sui mercati internazionali”.

“Abbandoniamo la cultura della semplice promozione, razionalizzando la spesa – ha sostenuto De Angelis – Prima, c’erano più soggetti preposti all’internazionalizzazione, ma mancava una politica di programmazione, c’era uno spreco di risorse. Abbiamo chiuso diversi uffici all’estero, diverse agenzie. Oggi c’è solo Sviluppo Lazio, nel quale la Regione individua il soggetto unico che dovrà dare attuazione ai progetti e gestire lo Sportello regionale per l’internazionalizzazione”.

Lo spirito della PL  è stato accolto positivamente dall’aula, anche se non sono mancate le critiche. Alfredo Pallone (FI) ha messo in evidenza la scarsa dotazione finanziaria del provvedimento.

“Un milione di euro l’anno per le pmi sono pochi – ha detto Pallone – soprattutto se paragonati al milione e mezzo di euro dati alla Fondazione cinema per Roma. Dovremmo dare di più. E’ la sfida che lancio.  Volete risolvere i problemi delle imprese del Lazio con un milione di euro? Vogliamo scherzare?”.

Sessantaquattro emendamenti portano la firma di  Francesco Saponaro (Gruppo Misto), che aveva presentato un analogo provvedimento (PL 28/2005) all’esame dell’aula in forma abbinata con la PL 242.