Consiglio regionale del Lazio - Pallone Sanità, escluse Frosinone, Rieti e Viterbo 7 settembre 2007 - ore 1,00
- "Il piano emergenza, approvato dalla giunta regionale del Lazio il 12 giugno scorso e pubblicato il 30 luglio sul bollettino ufficiale, è una dichiarazione di guerra alle province del Lazio, un'estromissione del consiglio regionale l'azzeramento della commissione Sanità". È quanto dichiara il capogruppo di Forza Italia, Alfredo Pallone, che ha scritto al presidente della Giunta, Piero Marrazzo e al presidente del Consiglio, Guido Milana.
"Nonostante gli impegni presi da Marrazzo per Frosinone e le promesse fatte circa l'apertura di un dea di II livello la cui attivazione era stata garantita per il marzo 2009 - ha precisato Pallone- non c'è nessuna traccia nel piano emergenza elaborato dall'Asp e approvato dalla giunta. Stesso destino per Viterbo e Rieti, prive di un Dipartimento di Emergenza e Accettazione di II livello, mentre a Latina il polo ospedaliero Latina Nord passerà dal I al II".
"Ancora una volta - ha proseguito Pallone- assistiamo a una impostazione romano-centrica per cui la Capitale avrà i benefici maggiori a scapito delle province, come se al di fuori di Roma le emergenze fossero meno gravi. Ma l'aspetto più grave che ci induce a protestare contro questa decisione è la mancanza di collegialità e di informazione. Atti programmatori di tale rilevanza che investono gli ospedali e i cittadini del Lazio e che cambieranno l'assistenza sanitaria e il primo soccorso non sono passati al vaglio della commissione Sanità e del consiglio regionale.
L'attività di programmazione, compito fondamentale del Consiglio previsto nello Statuto, è stata di fatto cancellata. A questo punto tanto vale sciogliere il consiglio regionale del Lazio che con la sinistra al governo ha raggiunto il minimo storico in fatto di confronto dialettico scadendo in dignità e ruolo istituzionale, imbavagliando l'opposizione e calpestando i principi democratici sui quali si fonda il nostro mandato".
"Non ci interessa più la presunta scientificità del piano: nessuno lo ha visto e vagliato a dimostrazione dell'allarme democratico che sta attraversano questa legislatura. Mi auguro che il presidente Milana, con l'autorevolezza e l'autonomia di giudizio che lo contraddistinguono, voglia far valere la centralità del Consiglio su decisioni di tale rilevanza".
"Frosinone sarà fortemente penalizzata - ha osservato il capogruppo- e a questa penalizzazione si aggiunge la beffa di essere rappresentata in giunta da ben due assessori, la cui inutilità è di tutta evidenza".
"Si spiega così - ha aggiunto Pallone - la mobilità passiva sanitaria, i cosiddetti viaggi della speranza, che vede i cittadini del frusinate migrare verso Roma, e quelli di Rieti e Viterbo verso la Toscana. Il risultato un progressivo depauperamento e deterioramento dell'eccellenze sanitarie territoriali, costrette a un ruolo sub-alterno e sconfessare la sanità di prossimità, principio fondamentale della nuova sanità pubblica".
"Se Marrazzo intende cancellare Frosinone, Rieti e Viterbo dal piano delle emergenza, tanto vale per queste province attivarsi per staccarsi dal Lazio. Se proprio il presidente della Regione vuole fare un regalo a Veltroni, candidato alla leadership del Partito Democratico e aspirante 'tumulatore' di Prodi, lo faccia - ha concluso Pallone - ma non a spese delle province che amministra".
Spazio news in convenzione con il Consiglio regionale del Lazio