- “La Regione attiverà tutti gli strumenti utili, affinché si possano effettuare i necessari interventi di ripristino, approntando contemporaneamente le misure necessarie per un sostegno concreto alle attività economiche e alle strutture danneggiate”.
E’ quanto ha sottolineato il capogruppo dell’Ulivo alla Pisana, Giuseppe Parroncini, nel corso delle riunioni di questa mattina a Palazzo Gentili e in Prefettura.
“Gli eventi calamitosi hanno prodotto gravi conseguenze e da un primo, provvisorio bilancio, il raggio dei danni è risultato particolarmente esteso.
Si registrano situazioni di estrema gravità nelle aziende agricole, nelle strutture artigianali, nelle infrastrutture pubbliche, nelle abitazioni private.
C’è bisogno di più livelli di intervento, che richiedono la massima collaborazione interistituzionale e la stretta sinergia con tutti i soggetti interessati. Al più presto, occorre quindi definire un quadro dettagliato di dati e stime, che permetta di attivare le procedure per la richiesta di risorse.
La Regione, d’intesa con la Provincia, con i Comuni e con le organizzazioni di categoria - ha proseguito Parroncini- svolgerà fino in fondo il proprio ruolo, a partire dagli strumenti di cui dispone. In primo luogo, attivando le procedure previste dalla legge 102/2004, affinché si possano reperire le risorse necessarie per fronteggiare i danneggiamenti subiti dalle coltivazioni e dalle strutture agricole. In secondo luogo, attraverso la legge regionale 8/2006, concernente la disciplina per la concessione di contributi destinati al ripristino di fabbricati privati ad uso abitativo danneggiati a causa di eventi imprevedibili.
Una legge recentemente approvata, che, se adeguatamente finanziata e applicata, potrà offrire un concreto sostegno per i proprietari di immobili a varia destinazione, abitativa e non”.
“Già al momento dell’emergenza -ha concluso Parroncini- lo sforzo delle istituzioni, delle forze dell’ordine e della Protezione civile è stato tempestivo ed estremamente efficace. Occorre proseguire su questa strada, intensificando la cooperazione e costruendo un quadro unitario di dati e di interventi. Una condizione indispensabile per assicurare ai nostri territori le risposte più celeri e adeguate”.