- “L’applicazione del Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 interessa l’intero territorio regionale. Gli allarmismi su una presunta esclusione di parte della Tuscia dai benefici finalizzati allo sviluppo della multifunzionalità dell’agricoltura, sono incomprensibili e del tutto immotivati”. Così Giuseppe Parroncini capogruppo dell’Ulivo alla Pisana, a proposito delle dichiarazioni del consigliere provinciale dell’Udc Francesco Bigiotti.
“A breve, dopo il via libera da Bruxelles, saranno pubblicati i bandi per i contributi a favore dell’imprenditoria agricola, con una attenzione particolare alle nuove generazioni e alle donne.
Intanto, la giunta regionale ha già approvato la delibera che autorizza la presentazione, da parte degli agricoltori, della domanda di adesione al PSR per gli investimenti effettuati dal 15 maggio di quest’anno per il primo impianto, per il miglioramento della qualità dei prodotti agricoli e forestali, per la progettazione di filiera e per altri intervento orientati allo sviluppo aziendale.
Il Programma -sottolinea Parroncini- sarà lo strumento con il quale la Regione Lazio, insieme con tutte le forze rappresentative degli agricoltori e del mondo rurale e gli altri attori istituzionali, favorirà la modernizzazione di un settore che consideriamo strategico”.
Quanto alla zonizzazione del PSR, che è il risultato di un lungo processo di concertazione iniziato nel maggio dello scorso anno, il capogruppo dell’Ulivo invita a leggere con attenzione il documento elaborato dalla Regione con il contributo dell’Università di Cassino (e non dalla Agriconsulting SpA, responsabile, altresì, della valutazione ex-ante e della Valutazione Ambientale Strategica,VAS), tenendo conto delle indicazioni contenute nel Piano Strategico Nazionale redatto dal Ministero per le Politiche Agricole.
Il territorio regionale, in base a questa zonizzazione, è stato suddiviso in 4 aree omogenee: poli urbani, zone ad agricoltura intensiva e specializzata, aree rurali intermedie, aree con problemi complessivi di sviluppo.
“Ebbene, il PSR si applica nell’intero territorio regionale. con l’eccezione di alcune misure dell’Asse 3, in particolare di quelle rivolte al miglioramento della qualità della vita nelle aree rurali, il cui ambito territoriale di intervento è limitato ai comuni ricadenti nelle aree con problemi complessivi di sviluppo e nelle aree rurali intermedie. In questo secondo gruppo sono inclusi quasi tutti i centri della provincia di Viterbo”, spiega Parroncini, che prosegue: “Gli interventi per la manutenzione straordinaria, il miglioramento, il recupero e l’adeguamento della viabilità rurale e forestale sono previsti nell’ambito dell’Asse 1 del PSR ed in particolare nella misura 125.
Quest’ultima individua, quale ambito di intervento, l’intero territorio regionale, pertanto la sua attuazione è prevista in tutte e quattro le aree omogenee individuate nella zonizzazione regionale, comprese le aree rurali intermedie”.
Nessuna esclusione, dunque, semmai l’introduzione di criteri attraverso i quali si mira ad agevolare proprio quelle aree che, pur esprimendo importanti potenzialità, faticano a svilupparsi. Insomma, “queste polemiche d’agosto -conclude il capogruppo dell’Ulivo- sono meramente strumentali”.