- Giuseppe Mariani (Verdi), presidente della commissione Lavoro del Consiglio Regionale del Lazio, ha convocato per lunedì 13 novembre alle ore 10,30 in audizione Marino Nonis, direttore generale degli IFO (Regina Elena e San Gallicano), la RSU dell’Istituto e rappresentanze del personale. “Detto e fatto. Venerdì 3 novembre mi sono recato presso gli IFO a un’assemblea del personale e ho annunciato che oggi avrei convocato un’audizione con le parti interessate. La convocazione è partita oggi e la prima data utile individuata è quella di lunedì 13. L’intenzione è quella di chiarire lo stato delle relazioni sindacali in quella struttura, visto che venerdì è emerso il forte disagio in cui versano i lavoratori, alcuni dei quali hanno denunciato anche situazioni di mobbing”.
Commenta così Peppe Mariani la tempestività con cui ha convocato l’audizione, alla quale sono stati invitati gli assessori al Lavoro Alessandra Tibaldi e alla Sanità Augusto Battaglia.
A seguire, audizione del Sant’Andrea sui problemi della precarietà e della stabilizzazione dei lavoratori.
“Credo che questo sia il modo per fare una politica di centrosinistra afferma Mariani dando risposte sui problemi concreti e indicazioni per il futuro della Sanità e non solo: risolvere i problemi degli IFO, del Sant’Andrea, delle Asl e degli ospedali vuol dire soprattutto dare risposte ai bisogni dei malati, che sono i soggetti principali del nostro servizio sanitario regionale. Avere strutture sanitarie dove è forte la conflittualità tra i lavoratori e le direzioni significa che anche la qualità del lavoro viene compromessa e il danno è per i malati, i soggetti più deboli della società. Noi intendiamo affrontare e risolvere i problemi conclude Mariani- riscoprendo i valori della partecipazione e del coinvolgimento dei lavoratori e dei pazienti. In questa impostazione sta la differenza tra il centrosinistra e il centrodestra, che, occorre ricordarlo assieme al Presidente Marrazzo, ci ha lasciato un’eredità pesante, non solo per i debiti, ma anche per un modo di governare centralizzato e chiuso alle esigenze dei lavoratori e dei malati”.