Severo Bruno Copyright Tusciaweb

Prendiamo ad esempio la proposta del parlamentare leghista Matteo Salvini (chi era costui?, si dirà tra qualche settimana) di riservare alcuni vagoni della metro cittadina ai milanesi.

Nessun commento è adeguato ad una simile idiozia razzista e vorremmo proprio non aver letto una cosa così assurda per non peggiorare la considerazione che abbiamo dei leghisti. Comunque, peggiore è il commento del presidente del consiglio “Era solo una battuta, una provocazione...”, il quale, con questi criteri, va riempiendo la cronaca di “battute”, tutte contro la costituzione, cui vuole abituarci con la scusa dello spirito e dello scherzo.

Preferiamo i commenti degli autoferrotranvieri milanesi, tipo “Carrozza riservata ai pirla”, oppure “Posto riservato ai razzisti”, almeno capiamo con chi abbiamo a che fare.

Considerato il livello della notizia dei vagoni riservati, dovremmo esser sicuri, almeno per un po' di giorni, di non dover leggere di peggio.

Salvo che il ministro Bondi non annunci una poesia per Noemi-Berlusconi, questo si che sarebbe un altro grave colpo. Il timore è reale, visto che la vicenda si potrebbe prestare a riflessioni poetiche a cominciare dal ruolo del “papi”, incerto e sconosciuto finora, ma certamente compreso dentro il ruolo più ampio del protettore.

Altro aspetto poetico potrebbe essere scoperto nell'età della Noemi, maggiorenne soltanto da una settimana, ma amica del “papi” da più tempo, come sottolineato dalla separanda Veronica.

Insomma, c'è da rimanere in guardia per evitare il peggio.

Consiglio a tutti, comunque, una cura preventiva di disintossicazione, tipo quella messa in pratica a Noceto (Parma): spegnere la tv per un mese e più, anche quando c'è Vespa, anche quando ci sono intrattenitori, con casco e senza, in mezzo ai terremotati, impegnati a sbalordirli con promesse roboanti seguite poi da misere realtà.

Severo Bruno