Riceviamo e pubblichiamo - Marrazzo continua nella sua opera di disinformazione perché la riunione con il tavolo tecnico è andata malissimo e il commissariamento a questo punto è inevitabile per una Regione che produce un disavanzo da record.
Marrazzo si è presentato al tavolo tecnico dopo aver aperto uno scontro con il governo, dichiarando che non sarebbe più andato alle riunioni se prima non avesse avuto dallo Stato i 5 miliardi richiesti.
E’ questa la prova più evidente che Marrazzo aveva torto e che i trasferimenti non sono un atto dovuto ma sono legati all’attuazione del piano di rientro.
Nelle proposte fatte da Marrazzo non c’è nessuna copertura all’extradeficit del 2008 pari a 364 mln, che porta il disavanzo tendenziale di quest’anno a 1,8 Mld ( nel 2005: -2,001; nel 2006: - 1,952).
Tutti i provvedimenti annunciati potranno avere degli effetti a partire dal 2009.
Marrazzo ha fatto un passo indietro sui Policlinici Universitari ma non si capisce allora perché abbia voluto mettere la norma in assestamento di bilancio, così come ha sconfessato l’accordo siglato dal vicepresidente della Regione con l’Aiop come se Montino non l’avesse sottoscritto con il suo avvallo.
L’annuncio della chiusura degli ospedali è solo propaganda, perché il Regina Margherita è stato già trasformato dall’assessore Battaglia da oltre un anno in Rsa e poliambulatorio.
Il Forlanini è di fatto già chiuso e per il S. Giacomo non se ne sarebbe accolto nessuno senza la protesta di qualche esponente del Pdl che non ha ancora capito l’aria che tira.
Il tutto comporterebbe la chiusura di 200 posti letto rispetto ai 4500 previsti dal piano di rientro.
Sulla farmaceutica Marrazzo pur di non pronunciare la parola ticket si è inventato il farmaco dei poveri, perché la proposta annunciata assicura a tutti il farmaco generico, e chi vuole quelli attuali deve pagare la differenza.
Questo significa che chi può si curerà con i farmaci normali e i poveracci dovranno curarsi con i generici che spesso non portano nessun effetto benefico.
Avremmo così un danno per l’aziende farmaceutiche, molto presenti sul territorio laziale, e per la ricerca e soprattutto si avrebbe una sanità si serie A e una di serie B.
Donato Robilotta
Capogruppo alla Regione Lazio di Sr - Popolo delle libertà
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