- Luisa Laurelli ha commentato così l’incontro delle elette di Regione, Provincia e Comune con il Prefetto di Roma dottor Carlo Mosca: “Sono molto soddisfatta dell’incontro avvenuto questa mattina con il Prefetto di Roma Carlo Mosca. Occorre affrontare il tema della prostituzione in modo profondo.
Lo spostamento delle prostitute da un luogo a un altro non risolve il problema, sposta la polvere sotto il tappeto. Occorre affrontare con coraggio una realtà che i cittadini non possono più tollerare perché l’insicurezza non è data dalle prostitute ma dal racket che gestisce i propri affari attraverso la riduzione in schiavitù delle donne anche minorenni”.
Una delegazione delle elette di Regione, Provincia e Comune è stata ricevuta oggi dal Prefetto di Roma Dott. Carlo Mosca per discutere delle azioni necessarie al contrasto e alla prevenzione della prostituzione.
La delegazione era composta da Daniela Valentini e Luisa Laurelli per la Regione Lazio, Maria Pia Garavaglia, Raffaela Milano, Cecilia D’Elia e Monica Cirinnà del Comune di Roma, Daniela Monteforte e Roberta Agostini della Provincia di Roma e Beatrice Lorenzin (FI).
Le elette hanno posto il tema del racket e delle nuove forme di schiavitù delle donne sia adulte che minorenni, dell’esigenza pressante di realizzare case di fuga e progetti di recupero e reinserimento sociale delle prostitute in tutte le città capoluogo di provincia. Hanno sottolineato l’importanza dell’applicazione piena delle leggi dello stato ricordando che la legge Serafini prevede sanzioni penali per coloro che hanno rapporti con minorenni e che occorre adottare azioni che riescano ad interrompere la domanda di sesso a pagamento per interrompere l’offerta.
Al Prefetto è stato chiesto di aumentare la presenza di donne nelle pattuglie che presidiano il territorio e anche i corsi di formazione specifici rivolti alle forze dell’ordine.
Il Prefetto si è impegnato a convocare una riunione, con le elette delle istituzioni presenti oggi, con Questura, Procura della Repubblica Generale e Procura della Repubblica minorile, per incrementare l’attività di intelligence e stabilire modalità di intervento condiviso per evitare che le donne tolte dalla strada dai servizi sociali (in particolare a Roma) per essere ospitate nelle case di fuga, tornino dopo poche ore nelle mani di chi le sfrutta, giacchè ai servizi sociali non viene garantito tutto il tempo necessario per intervenire.
Le stesse rappresentanti di Comune, Provincia e Regione saranno convocate ad una seconda riunione con Presidenti delle Province, Assessore ai servizi sociali della Regione, Sindaci delle città capoluogo di provincia, per fare un piano per la realizzazione di case di fuga per le prostitute schiave in ogni provincia e non solo nella città di Roma.