 |
Il vicesindac Enrico Maria Contardo |
|
- Nessuna corsa e nessuna intenzione di sminuire la celebrazione. Comune e Provincia si sono limitati a seguire il programma e il protocollo, così come predisposto. Perché non spetta a loro l'organizzazione.
Dopo le polemiche per la cerimonia lampo a Viterbo per il 25 aprile, quest'anno anticipata di mezz'ora, il vicesindaco Enrico Maria Contardo replica: “Abbiamo seguito il protocollo della Prefettura – spiega – alle nove la deposizione della corona alla Sas, alle 9,30 la corona al liceo classico Buratti. Alle dieci, infine, le due corone al Sacrario”.
Tutto in fretta? “Macché – osserva Contardo – non abbiamo corso per niente. E tutti erano stati avvisati”.
C'è chi sostiene il contrario. “Al Sacrario c'erano tutti e schierati. Così come poco prima al liceo, studenti e professori”.
Quest'anno niente discorsi però. “Mi è stato spiegato – continua l'assessore – che non è una cosa che riguarda solo Viterbo, ma tutta l'Italia. Essendoci la campagna elettorale. Così come l'inno d'Italia, mi spiegavano che è previsto a Roma dal protocollo, ma solo perché c'è il presidente della Repubblica alla cerimonia”.
Però qualcuno ha atteso lungo il percorso, quando invece il corteo era già passato e al Sacrario diverse persone sono arrivate a cerimonia conclusa.
Forse è stata anticipata di mezz'ora senza darne adeguata comunicazione.
“Non so cosa sia successo – conclude Contardo – Comune e Provincia non concordano il programma. Ci arriva dalla Prefettura. In ogni caso non abbiamo corso e posso dirlo, non stavamo lì obbligati a fare presenza”.
Viterbo - Corteo lampo per la festa della Liberazione - Il centrosinistra polemizza con Comune e Provincia - Fotocronaca
25 aprile con rito abbreviato
di Giuseppe Ferlicca
Viterbo - 25 aprile 2011 - ore 13,00
|