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Vincenzo Peparello
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- La Fismo Federazione Italiana Moda Confesercenti comunicando il Calendario dei prossimi “saldi estivi con riferimento a tutte le regioni invita operatori e clientela a rispettare la partenza che nella Provincia di Viterbo è fissata come da legge regionale il 14 luglio.
Il Piemonte con Torino è la Regione prima a partire seguita dalla Campania (Napoli) Liguria (Genova) Emilia Romagna (Bologna).
In questi giorni dicono all’associazione si era sparsa la voce che in merito ad una nuova normativa regionale bastasse fare la comunicazione al comune di residenza per iniziare a proprio piacimento.
Niente di tutto questo dicono i responsabili di categoria infatti, tutti dovranno aspettare il 14 luglio p.v. e comunicare al Comune per quante settimane successive che ricordiamo nella nostra Regione non potrà essere superiore a sei
Niente di nuovo quindi, sotto il segno dei saldi perlomeno per quel che riguarda nuove regole che sembrava arrivassero per il 2007 fosse non altro per una nuova regolamentazione di altri tipi di vendite che sono ormai la “bestia nera” di operatori e consumatori vedi vendite promozionali, liquidazione varie, svendite totali, rinnovo locali, chiusura e chi più ne ha ne metta.
Ma passiamo almeno alle belle notizie.
I saldi del 2007 ( gennaio febbraio) hanno rappresentato per la provincia di Viterbo unica nel Lazio un aumento delle vendite rispetto l’anno precedente e questo potrebbe rappresentare un segnale positivo anche per i prossimi saldi.
Questo dato non guasterebbe, dice il Presidente Confesercenti Peparello Vincenzo , vista la tendenza non solo per una ripresa dei consumi ma per una crescita generale, sviluppo del settore e delle piccole e medie imprese commerciali che per la prima volta dopo circa una decina di anni vedono le proprie performance crescere più della G.D.O. (Grande Distribuzione organizzata).
Ma per tornare ai saldi di fine stagione Peparello e i responsabili della Fismo rinnovano i consigli agli operatori commerciali e clientela di rispettare le regola perché solo con il rispetto delle regole comuni i saldi possono rappresentare un affare per tutti.
Infatti la legge e le buone regole stabiliscono che sul cartellino bisogna indicare il prezzo normale di vendita, la percentuale di sconto e il prezzo finale; bisogna accettare il pagamento con carta di credito e bancomat, e mantenendo lo scontrino la possibilità di cambiare un capo difettato o la restituzione del corrispettivo pagato.
Quest’anno dicono gli addetti ai lavori si prevedono sconti che andranno dal 35 / 45%.
Quindi alcuni consigli e comportamenti del “decalogo” promosso dalla Confesercenti che inviata i consumatori a rivolgersi ai propri negozianti di fiducia che sapranno consigliare il meglio la clientela senza sorprese di sorta.
Intanto i commercianti sperano di mettere fine alle scorte di magazzino e recuperare quel 10% di fatturato, a tanto ammontano i corrispettivi attribuiti ai saldi di fine stagione che consentiranno di vedere dopo anni di segni negativi un bilancio con il segno più.
Circa 31 miliardi sono gli incassi nel settore.