Riceviamo e pubblichiamo
- La sanità dei Castelli rischia il tracollo se, entro il 31 maggio prossimo, non saranno riconfermati i contratti di 400 precari che lavorano nella Asl Roma H.
Molti di questi operatori svolgono, all’interno delle strutture sanitarie, mansioni molto importanti da cui, in diversi casi, dipende la sopravvivenza di interi reparti ospedalieri.
Il grido di allarme del direttore generale Cipolla deve essere raccolto se non si vuole penalizzare ulteriormente un’area già fortemente colpita da un piano di rientro durissimo e insostenibile. La mancata riconferma di tutti i dipendenti con contratto in scadenza, infatti, causerebbe la chiusura, e quindi l’accorpamento, di interi reparti ospedalieri.
Vi è poi una questione di uguale importanza: non è accettabile che questi lavoratori siano costretti a lavorare con la minaccia costante di un licenziamento e senza certezze per il futuro.
Una condizione, questa, inadatta soprattutto a chi svolge un lavoro basato sull’acquisizione continua di competenze ed esperienze. Dalla Regione Lazio, dunque, ci attendiamo un intervento volto alla riconferma di tutti i contratti.
Da parte nostra continueremo questa battaglia per evitare che sia compiuta l’ennesima ingiustizia.
Luigi Nieri
Capogruppo di Sinistra Ecologia Libertà
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