|
Paolo Esposito
|
|
Ala Ceoban
|
 |
Gli avvocati di Esposito e Ala, con i genitori di Esposito, alla fine dell'udienza
|
 |
L'avvocato di Ala Pierfrancesco Bruno
|
 |
L'avvocato di Ala Fabrizio Berna
|
 |
Bruno e Mario Rosati, avvocato di Esposito
|
 |
Berna, Rosati ed Enrico Valentini, avvocato di Esposito
|
 |
L'avvocato di Elena Nekifor Luigi Sini
|
 |
L'avvocato Enrico Valentini
|
|
|
- Nove ore di fronte al giudice. E alla fine, un rinvio a giudizio che tutti si aspettavano.
È andata così l’udienza preliminare di ieri.
Quella decisiva, che ha aperto ufficialmente la strada al processo a Paolo Esposito e Ala Ceoban, con inizio il prossimo 4 giugno.
La decisione del gup Salvatore Fanti si è fatta attendere più di una settimana. Dopo due udienze, quella del 15 e del 22 marzo, che avevano visto il rigetto delle eccezioni della difesa, la requisitoria del pm Renzo Petroselli e le discussioni degli avvocati di parte civile Luigi Sini e Claudia Polacchi. Interventi talmente corposi da costringere il giudice a rinviare le arringhe della difesa di Esposito e Ala al 25 marzo.
Anche ieri, come alle precedenti udienze, erano presenti Enrico e Maria Esposito, i genitori di Paolo, che hanno aspettato fuori dall’aula dalle 10 alle 18, in cerca di notizie e conforto. Sedute poco distanti, l’amica e la sorella di Elena Nekifor, trattenutesi anche loro fino alla fine dell’udienza.
Ad aprire le danze, ieri mattina, l’avvocato Enrico Valentini, difensore di Esposito, che ha tentato di confutare gli elementi in mano all’accusa.
Tra questi il viaggio in bus da Viterbo a Gradoli che Tatiana avrebbe compiuto verso le 17 di quel sabato 30 maggio, giorno della sua scomparsa.
“Peccato che non ci siano autobus che, a quell’ora, facciano quel tragitto passando da Capodimonte – ha spiegato l’avvocato Valentini -. Mentre c’è una telefonata che Tatiana ha fatto dal suo cellulare proprio da Capodimonte. Come ha fatto ad arrivarci? Forse ce l’ha portata qualcuno…”.
Il legale ha insistito anche sulla testimonianza del conducente del bus. Per poi soffermarsi sulle scope e gli stracci che, secondo l’accusa, sarebbero stati usati per pulire la scena del crimine e poi fatti sparire. Per Valentini, invece, sono ancora in casa, e le foto scattate alla villetta di via Cannicelle lo confermerebbero.
Anche l’altro difensore di Esposito, Mario Rosati, ha insistito sulla presunte anomalie delle indagini. Con un intervento che, per lo più, si è incentrato su singole testimonianze scarsamente considerate dagli inquirenti. Come quella della parrucchiera che avrebbe visto Tatiana all’interno di un’auto, con i capelli legati, due giorni dopo la scomparsa.
Poi, è stato il turno dell’avvocato Pierfrancesco Bruno, legale di Ala. Che, come tale, ha cercato di demolire la tesi di un coinvolgimento della giovane moldava nel delitto. “Coinvolgimento assolutamente forzato – ha dichiarato l’avvocato –, che nella pratica non trova riscontri”.
In primo luogo perché, secondo Bruno, è impensabile che Ala, nel tardo pomeriggio di quel sabato, senza Esposito in casa, possa aver fatto tutto da sola. Ucciso la sorella e la nipote. Essersi sbarazzata dei loro cadaveri. Proprio lei, che non ha neppure la patente di guida.
“Tantomeno risulta credibile l’idea che possa aver ripulito tutto – ha detto Bruno -. Alla prova del luminol, non risultano tracce di sangue cancellate”.
Alla fine, dopo la pausa delle 16,30, il giudice Fanti si è ritirato in camera di consiglio per deliberare.
La sentenza è arrivata dopo poco più di un’ora: Ala e Paolo rinviati a giudizio per duplice omicidio e occultamento di cadavere.
Con l’accusa ulteriore, per Esposito, di detenzione di materiale pedo-pornografico e il rigetto di tutte le eccezioni presentate dai suoi difensori. L’inizio del processo è fissato al 4 giugno in corte d’assise.
Giallo di Gradoli - Il processo inizia il 4 giugno
Esposito e Ceoban rinviati a giudizio per omicidio
Viterbo - 25 marzo 2010 - ore 18,45
Giallo di Gradoli - La parola ancora alle difese - Attesa per la decisione sul rinvio a giudizio
"Un omicidio senza spargimento di sangue?"
Viterbo - 25 marzo 2010 - ore 18,00
Giallo di Gradoli - Infuocato intervento della difesa di Esposito
Valentini: "Esposito crocifisso dall'accusa"
Viterbo - 25 marzo 2010 - ore 13,45