Alla conferenza stampa hanno preso parte l’on. Isabella Rauti per l’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale e la Presidente Grazia Passeri per l’associazione Salvamamme.

“Il sostegno della Presidenza del Consiglio regionale al progetto “Camper Bebè” si inserisce nel quadro più articolato delle nuove iniziative che la Regione Lazio sta mettendo in campo per sostenere la famiglia, la maternità e l’infanzia – ha affermato l’on. Isabella Rauti – Con l’aumento delle nuove povertà qualitative e quantitative, numerose sono le situazioni di disagio, come testimonia anche il numero di 4.000 madri e 6.000 bambini sostenuti dall’associazione “Salvamamme-Salvabebè” sul solo territorio della Regione Lazio con l’offerta di generi di prima necessità per i bambini e di servizi di tipo medico, psicologico e legale per i loro genitori.

La Presidenza del Consiglio regionale ha deciso di patrocinare l’iniziativa del camper per la consegna dei beni a domicilio perché è mirata alle famiglie che si trovano in particolare stato di disagio, talvolta neanche in grado di poter raggiungere la sede dell’associazione operativa sul territorio”.

“Nel quadro delle molteplici iniziative a favore delle famiglie, il Consiglio regionale, in particolare, sta anche avviando un percorso legislativo per la realizzazione di un sistema organico di aiuti mirati e concreti per le famiglie – ha spiegato il consigliere segretario Rauti - Fra i primi interventi ci sarà anche la normativa sul quoziente familiare, fronte per il quale sto predisponendo una specifica proposta di legge che verrà condivisa con la maggioranza di governo della Regione.

Penso, inoltre, anche ad una serie di sostegni specifici alla maternità, fra i quali rientreranno l’incremento dell’offerta dei servizi e strumenti concreti per favorire la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro delle madri ed ogni altra forma di sostegno concreto alla maternità, all’infanzia ed alla terza età.

E’ tra i nostri obiettivi principali l’inclusione di tutti in un modello sociale sussidiario e comunitario che superi il vecchio welfare-state di tipo assistenzialistico e metta al centro delle sue declinazioni le persone, le famiglie ed i loro reali bisogni.”