Riceviamo e pubblichiamo - Leggendo un dossier inerente il personale del S. Camillo ho potuto constatare che il Presidente della Regione è a conoscenza dal Gennaio del 2008 della vicenda degli infermieri esonerati con certificato medico dal prestare servizio in corsia.
Si tratterebbe di circa 516 infermieri, cioè del 25 % del numero complessivo, che da anni non svolgono più le loro mansioni e di fatto non hanno una precisa collocazione all’interno dell’organigramma del personale dell’azienda ospedaliera.
E’ grave che il Presidente della Regione e gli uffici competenti sappiano da più di anno e non abbiano fatto niente per verificare i fatti.
Domani mi recherò al S. Camillo dal dottor Macchitella per acquisire tutti gli atti e subito dopo chiederò appuntamento ai Ministri Sacconi e Brunetta per consegnare loro personalmente il dossier e chiedere un immediato intervento per controllare la veridicità dei certificati medici.
Questa vicenda è di una gravità assoluta che fa saltare il piano di rientro e qualsiasi conto sulla sanità anche perché non vorrei che quella del S. Camillo sia solo la punta di un iceberg.
Resto sconcertato dal come Marrazzo e Montino non capiscano che questa è una vera vergogna dal momento che sulla base dell’alto disavanzo che la nostra sanità produce abbiamo il blocco del turn over e poi scopriamo che al S. Camillo il 25% degli infermieri non fa più il proprio lavoro e sta con le mani in mano, mentre decine di sale operatorie non possono aprire per la mancanza di infermieri, e le liste di attesa aumentano.
Donato Robilotta
Consigliere Regionale del Popolo della Libertà
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