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La tragedia di Bracciano |
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L'elicottero NH-90
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- L'elicottero ha toccato l'acqua del lago e si è capovolto. Per poi andare in pezzi e affondare.
E' questa la dinamica del tragico incidente avvenuto questo pomeriggio sul lago di Bracciano, a Vigna di Valle, dov'è morto un capitano dell'Aves di Viterbo e altri due militari sono rimasti feriti.
Un elicottero dell'Aves (Aviazione dell'esercito) di nuova generazione, l'NH-90, è precipitato nel lago durante la manifestazione aerea "Ali sul lago - Ali di storia", organizzata dall'Aeroclub Italia, alla quale hanno partecipato anche le Frecce tricolori.
Dopo la spettacolare esibizione delle Frecce, la tragedia. Che poteva diventare una catastriofe.
Testimoni oculari hanno raccontato di aver assistito alle splendide evoluzioni dell'NH-90.
Forti cabrate (quando l'elicottero prende quota rapidamente), "giri della morte".
Poi, all'ultima virata, l'elicottero, con una brusca discesa, è precipitato impattando l'acqua con la parte inferiore.
Il velivolo è scivolato sull'acqua per alcuni metri, poi si è capovolto ed è andato in pezzi.
Dai primi rilievi tecnici risulta che la causa dell'incidente sarebbe stata la quota troppo bassa in cui è stata effettuata la cabrata e, immediatamente dopo, la picchiata (la rapidissima discesa dell'elicottero).
I piloti avrebbero avuto bisogno di almeno 50 metri d'altezza in più per eseguire la manovra. Non è possibile però sapere se l'errore sia da attribuire al pilota o a un malfunzionamento dell'NH-90.
Al momento dell'intervento dei sommozzatori una parte dello scafo galleggiava ancora sul lago.
Tre i componenti dell'equipaggio.
Il capitano Filippo Fornassi è morto dopo essere rimasto incastrato sott'acqua nell'abitacolo per 12 minuti.
Le sue condizioni erano così disperate che non è stato possibile trasportarlo a Roma. L'uomo è stato quindi ricoverato d'urgenza al vicino ospedale Padre Pio di Bracciano.
Ma per lui non c'è stato niente da fare.
Il capo-equipaggio Fabio Manzella, trasportato in eliambulanza al policlinico Gemelli, è stato ricoverato con un codice rosso.
Ha riportato un vasto trauma toracico, ma le sue condizioni non destano preoccupazione.
Il terzo militare, il maresciallo capo Cosimo Palladino, è illeso, ma è rimasto sotto choc.
Ha chiesto di non salire in ambulanza e di restare sul luogo dell'incidente per avere notizie degli altri due militari.
Il bilancio dell'incidente avrebbe potuto essere ancora più pesante. L'elicottero, infatti, è precipitato a pochissima distanza da pedalò e barche a vela.
Al momento non si sa ancora se siano stati barche e natanti a entrare nello specchio d'acqua dell'esibizione aerea oppure se non sia stata delimitata correttamente l'area del divieto di navigazione.
Il presidente della Regione Lazio, Piero Marrazzo, ha espresso il suo cordoglio per la morte del capitano Fornassi, che lascia la moglie e due figli di 10 e 15 anni.
Sulla vicenda sono state aperte due inchieste, una della procura militare, l'altra coordinata da un pm della procura di Civitavecchia.
L' NH-90 è un elicottero da trasporto tattico di ultimissima generazione, i cui primi 5 esemplari sono stati consegnati lo scorso marzo all'Aviazione dell'Esercito di Viterbo.
Si tratta di un velivolo 'multiruolo' frutto di un progetto congiunto (avviato all'inizio degli anni '80) di Italia, Francia, Germania, Paesi Bassi e Portogallo.
A produrlo e' il consorzio NH Industries formato essenzialmente da Agusta, Eurocopter e Fokker.
I primi esemplari sono stati consegnati agli eserciti tedesco e italiano: 5 si trovano al Centro addestrativo Aviazione dell'Esercito per le attività di inserimento in servizio. Il settimo reggimento Aves 'Vega' di Rimini e il Reparto operazioni speciali (Reos) di Viterbo saranno le prime unità operative a essere equipaggiate con i nuovi elicotteri.
L'NH90 può essere impiegato per diversi tipi di missione: trasporto tattico di fanteria (20 soldati), trasporto logistico e di materiali (fino a tre tonnellate), attività di ricerca e soccorso, supporto ad operazioni speciali, evacuazione medica (12 barelle), lanci di paracadutisti.
E' lungo venti metri, ha un'autonomia di volo di circa 4 ore e una velocità massima di oltre 300 chilometri orari.
L'NH90 è stato costruito per operare in volo strumentale e a vista, di giorno e di notte, anche con l'impiego di sistemi di visione notturna (integrati pure nel casco dei piloti) ad "intensificazione di luce" o all'infrarosso.
Può volare dal livello del mare fino a 6.000 metri di quota, passando da temperature di +50 gradi a -40.
Dispone di tecnologie avanzate, come il radar meteo, il generatore di mappe digitali e i sistemi per la protezione dal ghiaccio sulle pale, idonei ad allargare le possibilità di volo in condizioni meteorologiche finora proibite.
Caratteristiche all'avanguardia anche per quanto riguarda i comandi di volo (con il sistema 'Fly-By-Wire', non disponibile su altri velivoli dello stesso tipo), che ne rendono il pilotaggio più semplice rispetto a quello degli elicotteri tradizionali. L'NH90 può contare anche su sistemi di autoprotezione da minacce terra-aria e aria-aria (allarme radar, laser e missile), protezione balistica e 'anti-crash'.
L'armamento è costituito da due mitragliatrici a 6 canne rotanti e mitragliatrici di bordo.