- “Lo stalking è una realtà trasversale: può succedere a chiunque, senza differenze di ceto sociale, status o età, anche se si è riscontrato che sono più colpite le donne.” Lo ha spiegato Massimo Lattanzi, presidente dell’Osservatorio Nazionale sullo Stalking Associazione Italiana di Psicologia e Criminologia, nel corso dell’audizione congiunta nelle commissioni Sicurezza, Politiche sociali e Sanità.
Erano presenti la Presidente della commissione Sicurezza Luisa Laurelli (Pd) e la Presidente della commissione Politiche sociali Maria Antonietta Grosso (Pdci), i consiglieri Giuseppe Mariani (Verdi) ed Ivano Peduzzi (Prc), Fabio Schietroma, consulente dell’Assessore alle Politiche Sociali ed il sociologo Maurizio Fiasco.
L’audizione era stata richiesta dalla Presidente Laurelli al fine di approfondire il fenomeno ‘stalking’, oggetto di una apposita proposta di legge a firma del consigliere Claudio Bucci (Idv), attualmente all’esame della commissione.
Con il termine ‘stalking’ vengono indicate azioni di carattere persecutorio e molesto (telefonate, e-mail, appostamenti, pedinamenti), reiterate nel tempo, che generano angoscia nella vittima e ne ledono la vita di relazione, obbligandola in molti casi a cambiare lavoro, abitazione o città.
Si tratta di condotte assillanti ed invasive della sfera personale, poste in atto prevalentemente da persone vicine alla vittima (ex partner, familiari, colleghi di lavoro) e generate da dinamiche di rifiuto, abbandono o separazione.
“Lo stalking è un fenomeno che deve essere approfondito ed indagato ha dichiarato Laurelli perché ancora poco conosciuto. Per tale ragione le tre commissioni interessate dall’audizione di oggi realizzeranno una giornata di studio in cui si confronteranno esperti del settore ed operatori interessati. Coinvolgeremo il mondo della scuola, dei servizi sociali e sanitari e le forze dell’ordine. Successivamente decideremo se affrontare il fenomeno attraverso una legge regionale o inserire nei piani sociali di zona le linee guida per il sostegno alle vittime ed il recupero degli autori”.
“L’audizione di oggi è stata molto importante ha aggiunto la Presidente Grosso - non solo ai fini dell’esame della Proposta di Legge presentata dal Consigliere Bucci, ma soprattutto per favorire una sensibilizzazione al problema. La conoscenza di un tale fenomeno è fondamentale per noi consiglieri che abbiamo il compito di intercettare le istanze dei cittadini e promuovere azioni che ne migliorino la qualità della vita, garantendo più sicurezza e tutela”.
Dello stesso parere anche Mariani, che ha sottolineato come “il problema sia ancora sottovalutato e meriti un maggiore approfondimento” - e Peduzzi, secondo il quale “il fenomeno coinvolge profili sanitari e sociali e legittima l’esigenza di un’ulteriore analisi.”
Come ha spiegato il Dottor Lattanzi si tratta di una realtà in forte emersione e che desta particolare allarme sociale: dalla prima ricerca condotta dall’Osservatorio, infatti, è emerso che il 21 % della popolazione italiana è o è stata vittima di condotte qualificabili come ‘stalking’; si è accertato, inoltre, che tali azioni hanno costituito il prologo del 5% degli omicidi dolosi commessi nel quadriennio 2003-2006.
“C’è ancora molta ignoranza sul problema ha precisato Lattanzi - è opportuna, quindi, un’operazione di informazione e di sensibilizzazione da parte di tutte le figure interessate, compresi anche i rappresentanti delle forze dell’ordine. E’ indispensabile creare una cultura ed un linguaggio comuni che consentano agli operatori di intervenire attraverso protocolli standardizzati e riconosciuti, anche indicando alla presunta vittima quale sia la struttura cui fare riferimento.
Allo stesso tempo ha concluso è fondamentale lavorare sulla prevenzione e sul recupero degli stalkers. La ricerca condotta, infatti, ha dimostrato da un lato la necessità di svolgere un’accurata azione preventiva a partire dagli adolescenti, dall’altro l’importanza di un buon trattamento di recupero dell’autore che, nel 25% dei casi, ha dato esito positivo.