- Con la morte sul lavoro di un altro giovane operaio siamo ormai ad una vera e propria strage.
Dalla prossima settimana, in virtù dei poteri ispettivi dei Consiglieri Regionali e del fatto che la competenza sulla sicurezza del lavoro è della Regione, visiterò tutti i più grandi cantieri edili per verificare proprio lo stato della sicurezza e le condizioni nelle quali operano i lavoratori edili.
Non servono più le parole e le lacrime di coccodrillo delle istituzioni che invece di fare controlli e legiferare in materia stanno solo a guardare.
E’ evidente che le morti avvengono per mancanza di sicurezza sui cantieri, per inesperienza, perché non c’è più né formazione né apprendistato, e per stanchezza, perché spesso gli operai lavorano oltre il dovuto.
Tutto questo avviene anche perché i lavori vengono dati al minimo ribasso, spesso in sub appalto, il che porta molti imprenditori a risparmiare su tutto ed a sfruttare gli operai.
Controllare la sicurezza nei cantieri compete alla Regione, ma non si ha notizia di un cantiere bloccato per mancanza di sicurezza o multato per lo stesso motivo.
Occorre dunque attivare un forte servizio ispettivo che controlli tutti i cantieri e allo stesso tempo legiferare in materia di sicurezza del lavoro, accogliendo la proposta del Presidente dell’Acer, Cremonesi, del bollino blu per i cantieri, e di appalti, per eliminare i sub appalti e l’assegnazione al minimo ribasso.
Donato Robilotta
Capogruppo alla Regione Lazio dei
Socialisti Riformisti-Giovane Italia per il Pdl