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Il sindaco Fumagalli
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-Traffico di rifiuti e corruzione a Montefiascone, sono state confermate dal Tribunale del riesame di Roma le ordinanze di custodia cautelare emesse dal Gip Mautone.
Come spiegato da un lancio Ansa: "Restano agli arresti domiciliari il sindaco di Montefiascone, Fernando Fumagalli, l'assessore all'Ambiente Valdo Napoli e il segretario comunale Luciano Carelli".
Anche per gli altri due indagati respinta la revoca della custodia cautelare: "Il tribunale del riesame ha anche respinto le richieste presentate da Antonio Sini, tecnico della Econet, e Bruno Mancini, amministratore unico della Tusciambiente, società collegata alla Econet", spiega l'Ansa.
Confermato, quindi, anche l’impianto dell'inchiesta coordinata dai Pm Pacifici e D’Arma e del lavoro svolto dal Gip Mautone.
Un'inchiesta che ha visto in azione gli uomini del Noe di Roma e i carabinieri di Viterbo.
La accuse per i tre amministratori sono di corruzione, per aver chiesto l'assunzione di alcune persone alla Econet, l'impresa che si è aggiudicata, con trattativa privata, l'appalto per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti a Montefiascone.
L'inchiesta Longa manus, su un presunto traffico di rifiuti tossici e nocivi organizzato dalla Econet, ha coinvolto sono 28.
Otto sono state le ordinanze di custodia cautelare agli arresti domiciliari e due in carcere.
Altre 18 persone sono state denunciate.
Nel corso dell'inchiesta sono emerse anche le accuse per corruzione per gli amministratori che non sono coinvolti nel traffico di rifiuti.