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Il corpo recuperato di uno dei bambini
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- Le salme dei bambini partono per la Germania. A Bolsena proclamato il lutto cittadino.
Emergono in continuazione particolari sulla tragedia del lago di Bolsena che ha visto morire due bambini e il padre.
La famiglia Kehrer era giunta a Bolsena una settimana fa, per passare una vacanza in un agriturismo. Avrebbero dovuto ripartire per la Germania lunedì.
La Guardia di Finanza ha ricostruito la possibile dinamica della disgrazia.
Il padre Matthias, intorno alle 9.30 di venerdì, è uscito con i figli a bordo di una piccola canoa per una gita sul lago.
L'acqua nei pressi della riva era un po’ increspata e quindi non dava adito a soverchie preoccupazioni. Tanto che l'unica precauzione che Matthias ha preso è stata quella di far indossare le mute e i braccioli ai figli.
Il turista tedesco non poteva aver conoscenza del fatto che a rendere calmo il lago, nei primi di 80 metri dalla riva, è la cresta del vulcano che fa da barriera al vento.
Una volta superato questo limita, il vento forte provoca onde alte oltre il metro.
Proprio le onde hanno hanno ribaltato la piccola canoa.
Secondo il medico legale, i due bambini Lena e Niklas, sarebbero morti per il freddo e non sarebbero annegati.
La Procura della Repubblica di Viterbo, sulla base del referto del medico legale, ha ritenuto di non dover far eseguire l'autopsia sul corpo dei bambini.
Questa mattina, probabilmente, le salme dei due bambini saranno trasportate in Germania accompagnate dalla madre Simone.
Le bare dei bambini saranno trasportate all'aeroporto di Fiumicino, dove saranno imbarcate su un volo diretto in Germania. Lena e Niklas saranno tumulati nel cimitero di Karlsruhe, nel Land del Baden-Württemberg, dove vivevano.
Intanto, il sindaco di Bolsena, Paolo Equitani, ha proclamato per oggi una giornata di lutto cittadino.
Le ricerche del corpo di Matthias Kehrer, riprendono all'alba.