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Bruno Vincenti e sotto la conferenza stampa del comitato spontaneo dei cittadini del centro storico
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- La nuova zona a traffico limitato non serve. Perché di fatto c’è già.
Molti dei residenti che vivono nel centro storico la pensano così, ma per passare dai pensieri alle parole, si sono costituiti nel “Comitato spontaneo di cittadini a difesa di Viterbo dentro le mura”.
Il nome è un po’ lungo, ma almeno non ci sono dubbi sugli obiettivi che si pongono.
Primo fra tutti, fermare ancora prima del nascere, la ztl che da Via San Lorenzo arriverà fino al Paradosso. Debutto previsto,a fine febbraio.
“Perché non serve ha spiegato Bruno Vincenti, ideatore del comitato, alla sua prima uscita pubblica nel pomeriggio di fatto, da quando l’ospedale vecchio ha chiuso e il tribunale è stato trasferito, di macchine ne passano poche. Giusto durante l’orario scolastico”.
Chiudere è inutile e anche dannoso.
“C’è un generale malcontento da parte dei cittadini continua con la nostra petizione abbiamo già raccolto pù di mille firme. Se si lasciano le auto fuori, prima d’intervenire su parcheggi, trasporto pubblico e infrastrutture, s’isolano i residenti e i negozi rischiano il fallimento.
Da quarant’anni sto nel centro storico. Di promesse ne sono state fatte tante, da Fioroni in poi. Parcheggi, ascensori, scale mobili. Poi, una mattina, leggiamo che hanno deciso di chiudere senza preavviso un’altra fetta di centro”.
Senza che neanche la circoscrizione sapesse nulla, come ha ricordato Paola Bonifazi, capogruppo Ds alla Seconda. “Ma prima ancora precisa sono una residente”.
Chi abita nella zona prossima alla chiusura, non si gioverebbe nemmeno dei parcheggi lasciati liberi dai non residenti.
“In Via La Fontaine ricorda Vincenti si arriverà a quattordici. Finora di questi, sei erano per i residenti, due a orario e otto a pagamento”. Insomma, il gioco non vale una chiusura che potrebbe avere ripercussioni economiche anche nei confronti di chi è proprietario di locali e appartamenti, che rischiano il deprezzamento.
“Per tutte queste ragioni continua chiediamo di fermare il provvedimento. Servono prima i parcheggi, risistemare le strade. Ci vuole ben altro prima di chiudere. Vorremmo essere ascoltati da politici e associazioni. Se il sindaco e l’assessore bloccheranno l’attuazione della ztl, li ringrazieremo”.
Magari non sarà un ringraziamento troppo caloroso, visto che tra i rappresentanti del comitato, c’è chi sul traffico ha un’idea ben precisa e ben più drastica.
“Dentro le mura spiega Tommaso Barghini o si chiude tutto o si apre tutto. Se lo si fa parzialmente, si rischia solo di togliere le auto da una parte e metterle in un’altra.
Bloccare la circolazione per due ore è un danno. In questo momento va lasciato tutto aperto. Quando ci saranno tutti i servizi, bus navetta, parcheggi, scale d’accesso al centro, se ne riparla”.
Il documento del comitato cittadino
Siamo un gruppo di viterbesi residenti dentro le mura. dove svolgiamo anche la nostra attività lavorativa. Le notizie circa la imminente chiusura alle auto delle vie S. Lorenzo e Card. La Fontaine hanno vivamente preoccupato noi e tutti i residenti, commercianti, professionisti, artigiani che risiedono dentro le mura: infatti un esperimento di chiusura malaccorto e non programmato può significare per molti dover chiudere l'attività e trasferirsi, con il conseguente degrado del quartiere e quindi della città.
Moltissimi residenti inoltre sono preoccupati per l'agibilità nelle loro vie, specie per le persone anziane. Comunque, non vogliamo parlare di problemi che non siano concreti: questo è il motivo per cui continua la raccolta delle firme dei cittadini che sono già qualche migliaio. Daremo il numero preciso quanto prima.
Nel raccogliere il malcontento e la preoccupazione dei nostri concittadini, crediamo di svolgere una funzione essenziale nella vita democratica, facendo conoscere agli amministratori ed a tutte le forze politiche quel che pensano coloro che vivono nelle zone interessate ai provvedimenti annunciati, a difesa della vivibilità della parte di Viterbo dentro le mura.
Per questo motivo facciamo un appello a tutte le forze politiche, a tutti i residenti, alle associazioni ed ai comitati di quartiere, alle associazioni di categoria, agli artigiani ai commercianti, all'Ascovit, all'Ascom e alla Confesercenti perché partecipino concretamente al dibattito aperto sul futuro della nostra città, sulla viabilità, sui parcheggi, sulle zone pedonali, sui mezzi di trasporto pubblico non inquinanti, ecc...
A questo fine chiediamo a tutti di partecipare alla organizzazione di un prossimo incontro pubblico per dibattere tutti questi temi. Infine chiediamo a tutti gli amministratori e a tutte le forze politiche di adoperarsi per revocate, far revocare e comunque sospendere i provvedimenti di restrizione del traffico e della istituzione delle Ztl fin quando non saranno state varate le misure strutturali adeguate e non siano stati realizzati nuovi parcheggi ed istituite nuove linee apposite di bus non inquinanti.
Comitato spontaneo di cittadini a difesa di "Viterbo dentro le mura"