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L'assessore Piazzai
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- Adottare pieni strategici per migliorare l’ambiente, proporre una naturalità più diffusa all’interno del nostro territorio e far sì che nonostante il progresso possano continuare a vivere le specie naturali all’interno dei loro habitat originali.
E’ l’obiettivo dei due piani “Rete ecologica Monti Vulsini, Calanchi di Civita di Bagnoregio, Monti Cimino, Lago di Vico” e “Rete ecologica dei Sic-Zps Monte Rufeno, Caldera di Latera, Lamone, Flora”, approvati il 27 dicembre 2006 dalla Provincia di Viterbo.
“L’intento di questi due progetti spiega l’assessore all’Ambiente Tolmino Piazzai è quello di individuare strumenti in grado di invertire il fenomeno della frammentazione naturale che sempre più colpisce il nostro territorio e soprattutto zone di interesse comunitario, le quali rischiano quindi di perdere la loro naturalità.
Tutelare le specie e gli habitat è un compito che va assolto anche in questi termini, soprattutto in considerazione del grande patrimonio ambientale che questa provincia possiede”.
Le azioni mirate sono volte alla creazione di reti ecologiche, ovvero ecosistemi isolati connessi all’interno del mosaico territoriale in grado di tutelare e mantenere in vita specie naturali, flora e fauna che vivono in zone particolari del territorio secondo le indicazioni contenuto nelle direttive comunitarie “Habitat” e “Uccelli”. “Per meglio affrontare questa situazione i progetti sono stati suddivisi in due parti illustra Piazzai -.
La prima riguarda lo studio generale e le analisi strutturali degli ambiti considerati, con la definizione del profilo del territorio in esame. La seconda invece è un’analisi funzione che prende in considerazione la capacità della rete ecologica di svolgere il suo ruolo di costruzione di habitat per evitare la dispersione delle specie, prendendo in esame il rapporto tra la singola specie e l’assetto paesaggistico”.
Entrambi i piani fanno parte del progetto del ministero dell’Ambiente, fatto proprio anche dalla Regione Lazio, “rete natura 2000” e saranno finanziati dai programmi Docup obiettivo 2 e dall’accordo di programma quadro Apq7.