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Giancarlo Gabbianelli
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Senza filtro
- Promossa a pieni voti l’amministrazione comunale di Viterbo che ha rispettato l’obiettivo programmatico del patto di stabilità interno, ai sensi della Legge 266/2005.
Il patto di stabilità interno, è l’insieme di disposizioni, contenute nelle ultime leggi finanziarie con cui, a partire dalla manovra di bilancio, si definisce l’impegno degli enti decentrati, tra cui i comuni, a contribuire alla realizzazione dell’obiettivo di indebitamento netto, perseguito dal governo centrale, nel rispetto del patto di stabilità e crescita secondo il trattato di Maastricht, che impone ai paesi membri che partecipano alla Unione monetaria di mantenere, fra gli altri requisiti, un rapporto deficit/PIL al di sotto del 3%.
Viterbo ha mantenuto in pieno questo impegno, riuscendo a far quadrare i conti, mantenendo una politica improntata al contenimento delle tasse, tra le più basse d’Italia, al mantenimento dei livelli qualitativi dei servizi erogati, sempre nel rispetto dei limiti imposti dal patto di stabilità.
Un virtuosismo che, però, penalizza l’amministrazione comunale e i viterbesi.
“Paradossalmente spiega Giancarlo Gabbianelli, sindaco di Viterbo a causa della gestione rigorosa, improntata sul rispetto delle norme di contenimento della spesa e di riduzione dell’indebitamento, risultiamo penalizzati dalle nuove disposizioni della Finanziaria 2007 del governo Prodi, trovandoci costretti, per mantenere lo stesso standard dei servizi ai cittadini, a diminuire le spese di investimento o, in alternativa, ad aumentare la pressione tributaria o a ricorrere ad interventi misti”.
La nuova Finanziaria, infatti, ha subito ulteriori modifiche, anche per quanto riguarda il calcolo da parte degli enti locali per il rispetto del patto di stabilità per il triennio 2007-2009.
In particolare, con il comma 685, si impone agli enti locali il rispetto dei limiti imposti dal patto di stabilità già in sede di previsione. Prima di queste modifiche, l’amministrazione comunale aveva redatto un progetto di bilancio per l’anno 2007 che, non solo raggiungeva il proprio obiettivo annuale, ma avrebbe permesso di effettuare ulteriori investimenti per 5.619 mila euro.
Adesso, con i nuovi calcoli di bilancio, imposti dal secondo comma ex 332, ora 684, il Comune di Viterbo per l’anno 2007 è costretto a ridurre ben 3.671 mila euro dagli investimenti.
“Un vero e proprio paradosso sottolinea Gabbianelli sarebbe bastato, infatti, avere un saldo di bilancio negativo più alto, ottenibile per esempio, sforando il patto di stabilità dell’anno 2005 per le spese di investimento o aumentando notevolmente l’indebitamento negli anni 2003-2004 con il conseguente incremento delle tasse necessario al finanziamento delle quote di ammortamento”.
Essere precisi e con i conti in regola, come ha dimostrato di saper fare l’amministrazione comunale di Viterbo, a quanto pare non paga, secondo quanto ha stabilito il ministro dell’economia Padoa Schioppa con la Finanziaria 2007 approvata dal governo Prodi.
Comune di Viterbo