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Riceviamo e pubblichiamo
- Gentile consigliere Selvaggini,
sono una residente del centro storico di Viterbo, e ho trovato alcuni punti del suo intervento davvero incomprensibili e inaccetttabili.
In primo luogo, le consiglierei vivamente di fare una passaggieta per le vie del centro, il cui aggettivo "storico" non lo accompagna a caso.
Sono numerosi i monumenti che potrei elencarle, che rendono questa città uno dei centri medievali più belli d'Italia.
Soltanto chi è a digiuno di qualsiasi cognizione della storia della nostra città può affermare che l'unico punto d'interesse per andarvi a passeggio sia costituito (sic!) dai negozi e dalle vetrine, al di là dei quali esiste soltanto "il cemento" (sue testuali parole).
Certo, passeggiare facendo lo slalom tra le auto in sosta e i fumi di scarico, non è lo sport preferito di nessun cittadino; ma forse lei ritiene che il modo più sano di fare shopping sia proprio questo, poter giungere con la propria auto davanti all'ingresso dell'attività commerciale in questione - e non trascorrere piacevolemente alcune ore in un'area delimitata e predisposta appositamente a ciò, come avviene nelle altre città "civili" non troppo distanti dalla nostra, quali Orvieto, Siena, ecc, città nelle quali, gli affari, eccome se prosperano!
Il secondo punto in questione è invece relativo al turismo che non c'è, e quindi, secondo la sua logica, perché mai cercare di incrementarlo?
Meglio rimanere chiusi nei propri limitati interessi, piuttosto che intraprendere iniziative in un settore che, com'è ben noto, è in continua crescita e quindi non potrebbe che aumentare i guadagni di tutte le attività commerciali connesse; ma forse un reale incremento dei guadagni di tale attività, non è nei suoi reali interessi?
Del resto, se lei ritiene che i pochi turisti che giungono oggi nella nostra città, abbiano come finalità soltanto quella di ammirare le nostre belle vetrine - e non, ad esempio, il colle del duomo, i quartieri medievali, eccetera- la nostra concezione del turismo è davvero agli antipodi!
Concludere poi la lettera con non troppo velate minacce alla presente amministrazione - che, peraltro, non ho votato, non fa altro che confermare un'opinione da tempo diffusa fra molti cittadini: il messaggio non troppo subliminale sembra essere quello di "meglio difendere gli interessi di pochi - i commercianti-", piuttosto che migliorare la qualità della vita dei molti cittadini che ci vivono e di coloro che vi giungono per ammirare il nostro patrimonio storico - culturale.
Distinti saluti
una cittadina residente nel centro storico
M. Chiara Porretti