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Viterbo
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RIceviamo e pubblichiamo
- Il comunicato stampa del circolo territoriale di An, pubblicato sul giornale on line Tusciaweb e presente in parte sul Messaggero, non nascondo che mi ha lasciato turbata.
Leggendo le argomentazioni per le quali è stato chiesto il deferimento di Mario Soggiu, si apprende che l’attuale commissario provinciale sarebbe colpevole di condurre la federazione in maniera non democratica e trasparente, arrivando, addirittura, a non rispettare il dettame statutario.
A parte il contenuto, che ritengo assolutamente discutibile, come prima cosa vorrei sapere chi è il mittente del comunicato stampa, visto che sia su Tusciaweb che sul Messaggero, appare firmato dal “Circolo Territoriale di Viterbo di An”.
E’ facile comprendere che una firma del genere non vuol dire nulla: se la prendessimo alla lettera, starebbe a significare che a parlare sono tutti gli iscritti, cosa impossibile, visto che sono un’iscritta e non condivido quanto detto e neanche sono stata coinvolta in un preventivo dibattito.
Escluso, quindi, che le accuse provengono dagli iscritti di An, ho pensato che quanto espresso dal comunicato sia la sintesi di una riunione del direttivo del circolo, durante la quale è stato deciso di scrivere al presidente Fini e chiedere il deferimento di Soggiu.
Mi sono informata, ma non risulta da nessuna parte che il direttivo si sia riunito su questo tema, e neanche che ci sia stato un ordine del giorno inerente al deferimento del commissario.
Esclusi gli iscritti ed il direttivo, rimane come figura possibile il presidente del circolo, ma a meno che non sia totalmente affetto da manie di grandezza tali da identificarsi come “il Circolo”, credo che se fosse stato lui a scrivere avrebbe firmato come “il presidente del Circolo”.
Ma allora, chi è che parla? Non mi pare un dettaglio da poco, perché se tutti iniziassimo a scrivere a nome del circolo, arriveremmo al caos totale.
Alla luce dei fatti, in qualità di iscritta, mi aspetto che il presidente del circolo apra un procedimento disciplinare nei confronti di chi ha osato scrivere ai giornali a nome del “Circolo territoriale di Viterbo”.
E’ un atto doveroso, che il presidente deve compiere per ristabilire le giuste gerarchie, ed evitare che questa stagione precongressuale venga disturbata da anonimi franchi tiratori impegnati nell’indebolire il nostro partito.
Non vorrei poi dover scoprire (ma lo escludo fin d’ora perché sarebbe troppo grave), che l’iniziativa sia stata autonomamente intrapresa proprio dal presidente del circolo, senza coinvolgere né gli organi del partito, né gli iscritti: questa sì che sarebbe una vera condotta antidemocratica!
Se così dovesse essere, chiedo fin d’ora il commissariamento del circolo, perché gli iscritti non possono tollerare che a rappresentarli ci sia un presidente che agisce per conto proprio ma a nome degli altri.
Entrando nel merito delle accuse fatte, invece, appare evidente come queste non abbiano il minimo fondamento.
La federazione di Alleanza nazionale può vantare al suo attivo, in questo periodo di commissariamento, una grossa quantità di incontri, riunioni ed iniziative sul territorio. In pochi mesi è stata attuata una politica di rilancio del nostro partito, che ha prodotto grossi risultati.
Ma forse è proprio questo che a qualcuno non piace: forse avrebbe preferito avere una federazione meno attiva. Sarebbe stato, per lui, molto più comodo.
Maria Gina Todini
Iscritta al circolo di Viterbo di Alleanza nazionale