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Riceviamo e pubblichiamo
- Per gli animali laziali si prospetta un futuro migliore
Pensiamo di far cosa gradita a tutti coloro che si occupano in qualche modo e con diversi ruoli di cani, gatti e di tutti gli altri animali che, a vario titolo, convivono con noi umani comunicando che venerdì 26 gennaio 2007 a Roma è stata presentata la proposta di legge “Tutela dei diritti animali, prevenzione e controllo del randagismo e dei maltrattamenti".
Tale proposta, strutturata in oltre 40 articoli, è scaturita dopo nove mesi di lavoro assiduo e gratuito del Tavolo Tecnico appositamente costituito dal consigliere Giuseppe Mariani (Verdi) in seno alla Commissione Sanità della Regione Lazio.
Al Tavolo, a cui la sottoscritta ha preso parte in qualità di Consulente Tecnico Esperto del Consigliere Mariani, si sono confrontate le posizioni e le proposte animaliste, quelle dei veterinari e degli zoologi.
Da ciò ne sono scaturite novità importanti riguardanti, ad esempio, la qualità dei servizi offerti e delle strutture adibite ad ospitare i cani e i gatti abbandonati. Si è inteso in tal senso superare il concetto, già rivoluzionato dalla Legge Quadro sul Randagismo (L.281/1991) ma diffusamente disatteso, del canile quale struttura definitiva per gli esemplari ospitati.
Si è intervenuti soprattutto sulle architetture dei canili che, ricondotte a luoghi di accoglimento e cura invece che di mera detenzione, prendono forma, nome e finalità di parco canile anche allo scopo di eradicare la piaga dei canili lager favorendo la sensibilizzazione dei territori al problema, avviando controlli serrati, disciplinando i Piani di riduzione delle nascite indesiderate di cani e gatti anche istituendo canali privilegiati ma controllati per le fasce deboli della popolazione.
Si è data ampia valenza alle attività di sensibilizzazione, educazione e a tutti quegli interventi che le diverse figure professionali e gli enti amministrativi debbono adottare al fine di operare in maniera congiunta nella direzione della riduzione del fenomeno randagismo.
A tale scopo un risultato sostanziale per la buona riuscita dell’obiettivo è dato dall’istituzione di una Commissione apposita deputata a programmare, monitorare e valutare semestralmente il Piano di contenimento del randagismo di cui viene dato obbligo alla Regione di renderne conto periodicamente ai cittadini.
Non si è tralasciato di pensare agli equini, che finalmente anche al di fuori dei circuiti ippodromici godranno di regole certe per la loro incolumità e il loro miglior benessere.
Una importante novità, che pone la norma all’avanguardia in Italia, è la stesura di prescrizioni per chi detiene animali esotici o comunque diversi da cani e gatti, che si vanno ad aggiungere a quanto già obbligato dalla Legge regionale vigente in materia (L.R.89/1990) e per la quale è necessario venga dato maggior risalto ed effettiva applicazione.
Si indicano così nuove sanzioni e obblighi chiari per le forze dell’ordine e per tutti quanti abbiano, per legge sovraordinata, l’obbligo di intervenire in materia di violazione delle norme esistenti o a tutela della collettività.
Insomma, a trent’anni di attività di sensibilizzazione animalista, di istanze, progetti e di buone pratiche da prendere ad esempio e avviate anche in Italia, è parso il momento di aggiornare la vecchia Legge regionale sul randagismo (L.R.34/1997) che, tutti concordano, abbia dato risultati insoddisfacenti.
Christiana Soccini
Verdi Tarquinia
Consulente Tecnico Esperto del Consigliere regionale Giuseppe Mariani - Verdi