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Renzo Trappolini
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- Un incontro per ricominciare a pensare e a gestire i servizi culturali in maniera diversa, per renderli ancora più fruibili tramite una consulta provinciale. Questo l’intento dell’assessore alla Cultura Renzo Trappolini, che stamattina ha riunito nella sala conferenze di Palazzo Gentili gli attori che operano nel mondo delle biblioteche, dei musei e degli archivi.
Erano presenti il presidente Alessandro Mazzoli, l’assessore regionale alla Cultura Giulia Rodano, il soprintendente archivistico per il Lazio Lucia Principe, il coordinatore del corso in scienze della documentazione dell’Università della Tuscia Luciano Osbat, la dirigente regionale dei servizi culturali Daniela Contino, il direttore del consorzio provinciale delle biblioteche Giovanni Battista Sguario, i coordinatori dei sistemi bibliotecari e museali del Lago di Bolsena Marcello Rossi e Pietro Tamburini, Enzo Ciarramano, dirigente regionale settore Cultura, e poi sindaci, assessori alla Cultura e responsabili delle strutture culturali della Tuscia.
La riunione di oggi ha avuto come obiettivo quello di presentare la “Consulta provinciale degli operatori dei servizi culturali”, uno strumento che, una volta approvato, consentirà di programmare le attività e i servizi culturali in maniera sinergica e partecipata. “Nel nostro territorio dice l’assessore Trappolini - esistono 52 archivi comunali, 38 biblioteche comunali e 9 private, 22 musei civici e 4 nazionali.
Questi numeri danno la dimensione di come i servizi per la cultura nella Tuscia siano ben radicati. Purtroppo però agiscono slegati tra loro.
La riunione di oggi ha quindi lo scopo di rompere questa frammentazione e di creare un punto di snodo per cercare di mettere tutte queste realtà in comunicazione. Perciò abbiamo consegnato a tutti i partecipanti una bozza di regolamento che mia auguro si possa approvare nella prossima riunione. Si tratta di rendere più fruibili i servizi cercando di metterci in rete per ottimizzare risorse e funzioni”.
La consulta sarà quindi un organo consultivo e di raccordo fra la Provincia di Viterbo e i servizi culturali che hanno sede nella Tuscia, alla quale saranno attribuiti compiti diversi tra cui coadiuvare l’amministrazione nelle politiche relative ai servizi stessi, incentivare la creazione di forme sistemiche e favorire la definizione di progetti comuni attraverso lo scambio di esperienze e la valorizzazione delle buone pratiche.
Durante l’incontro è stato illustrata l’esperienza delle biblioteche e dei musei del lago di Bolsena, ovvero un sistema sinergico che comprende tutte le strutture del comprensorio . “Mettere in rete le esperienze di promozione culturale afferma Mazzoli è un’esperienza ardua, ma è anche l’unico modo per far crescere il territorio. Realizzare un sistema coordinato capace di dialogare con altre realtà rappresenta una sfida impegnativa che la Provincia di Viterbo vuole intraprendere e la consulta quindi è lo strumento adatto per avviare questo lavoro”.
Anche l’assessore alla Cultura Giulia Rodano ha sottolineato l’importanza di fare sistema per ottimizzare le risorse anche in vista dei nuovi accordi di programma quadro della Regione Lazio.
“Questi incontri sono molto importanti anche per noi, perché ci servono per capire cosa fare e come muoverci afferma - per mettere a sistema le risorse. Investire sulle attività e sui servizi culturali significa accrescere la competitività di un territorio per renderlo più forte, ed è proprio sull’attrazione che la Regione ha deciso di insistere con precisi investimenti.
Dobbiamo entrare nell’ordine di idee dice ancora che valorizzare un territorio significa ritrovarne l’identità e su quest’ultima puntare per migliorare e rendere appetibili i servizi culturali. L’idea di costruire una rete di musei, biblioteche e archivi non solo trova quindi appoggio nella Regione perché si privilegia l’idea della rete tra strutture, ma soprattutto perché significa difendere l’identità”.
Molteplici le iniziative che Pisana ha intenzione di portare avanti in sostegno all’associazionismo tra enti.
“Metteremo a disposizione personale di Lazio Service ai Comuni per aiutarli nei servizi, come l’apertura delle biblioteche ad esempio. Nel nuovo piano settoriale delle legge 42 ci saranno fondi per i servizi culturali così come saranno utilizzati fondi comunitari. Nella finanziaria regionale poi conclude Giulia Rodano abbiamo previsti investimenti mirati, di cui uno riguarda proprio il completamento del teatro dell’Unione di Viterbo, perché anche queste strutture sono identità territoriale da valorizzare”.