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Vetralla
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Riceviamo e pubblichiamo
- Vari quotidiani romani e viterbesi hanno dato voce al popolo degli animali, attraverso le varie associazioni animaliste, per denunciare lo stato di cose che riguarda i canili spesso a gestione privata.
L'ultimo in data è lo scandalo denunciato dai volontari che lavorano all'interno della struttura del canile di Bagnaia gestito dall'Enpa.
Il Comune di Vetralla, come molti comuni circostanti, ha una convenzione con il canile di Bagnaia, che, dal momento dello scandalo denunciato non accoglie più alcun cane randagio che vaghi nel territorio.
E' la Asl che comunque provvede all'accalappiamento degli animali e alla consegna nel suddetto canile dove i poveri animali vengono abbandonati, senza che nessuno si preoccupi - Asl compresa - di come vengono trattati e se siano in buona salute.
Gli animali sono esseri viventi e come tali devono essere trattati, non come mera merce per traffici più o meno loschi o fonte lucrativa.
L'associazione Garibaldi è nata a Vetralla a febbraio del 2006 ma già da maggio 2005 ha portato soccorso a centinaia di cani abbandonati sul territorio dello stesso Comune, esclusivamente a proprie spese: in effetti sono solo due le Volontarie (Angela e Giuliana molto note a Vetralla e dintorni) che, da sole, puliscono e accudiscono i cani (60 attualmente-74 già dati in adozione) con n° 207 soci-simpatizzanti, tesserati regolarmente.
E grazie alla generosità di persone sensibili, l'Associazione è riuscita a sterilizzare in pochissimi mesi circa 15 femmine, ospiti del rifugio.
L'associazione- senza scopo di lucro- è iscritta al Registro Regionale delle Associazioni di volontariato con il n° D3474 e ospita i poveri cani in un noccioleto di 3.000 mq di proprietà della presidente in Località Torricello, denominato “L'isola che c'é”, dove i cani sgambettano liberi la maggior parte delle ore diurne.
Volendo comunque essere completamente in regola con l'amministrazione comunale al fin di ottenere un contributo concreto per la gestione di tale rifugio e dopo presentazione di richiesta dei documenti da esibire alla Asl, quest'ultima notificava ben n°2 pagine di richieste inconcepibili solo per “proseguire l'iter autorizzativo” diffidando inoltre l'associazione di accogliere altri cani!
Ora, un noccioleto è vincolato a regole ambientali ben precise che non permettono l'attuazione di certe richieste (captazione e evacuazione dei rifiuti, allacciamento all'acquedotto, autorizzazione allo scarico) operazioni che vengono effettuate, comunque, regolarmente e quotidianamente, a nude mani, dalle volontarie.
Il 90% dei canili italiani è fuorilegge!
Eppure, molti continuano a percepire contributi - soldi dei contribuenti- dai comuni.
In questi casi, che cosa fa la Asl? Dove si trovava la Asl di Vetralla quando era diventato urgente il controllo del canile di Bagnaia e della sua pessima gestione denunciata già da tempo dai volontari?
Cani sporchi, mal nutriti e che si sbranano per un tozzo di pane, a buon bisogno anche malati, femmine non sterilizzate che al momento del calore fanno naturalmente letteralmente impazzire gli esemplari maschi.
La situazione dei comuni che erano convenzionati con il canile di Bagnaia è diventata e sarà sempre di più drammatica.
Un esempio? All'inizio del mese di dicembre, i cittadini di Vetralla hanno chiamato i vigili urbani per una vecchia cagna maremmana con catena al collo che vagava per le strade della cittadina.
Il cane è stato regolarmente prelevato e portato in un gabbione ai piedi della villa comunale, completamente abbandonato dalle forze dell'ordine.
Per giorni, l'animale non è stato nutrito, e sentendolo lamentarsi alcune persone che passeggiavano nei paraggi hanno avvertito le volontarie dell'associazione Garibaldi.
Da allora, ogni giorno, la signora Giuliana Ragonesi, volontaria dell'associazione Garibaldi, porta cibo e fa passeggiare quella povera bestia che comunque continua a trovarsi là dove l'hanno lasciata i vigili.
E' solo e semplicemente vergognoso.
Ma altri esempi sono documentabili dall'associazione che ha denunciato situazioni incresciose a Giuseppe Montaccini, veterinario dirigente Asl servizio veterinario C che dovrebbe occuparsi del benessere dei cani.
Quali sono allora per le autorità competenti le strutture idonee per ospitare i nostri cani in attesa di un canile comunale?
L'associazione Garibaldi fa quello che può, con sforzi quotidiani, finanziari e energetici, e non si fermerà in questa campagna fino a che non avrà ottenuto quello che è più giusto per gli amici a quattro zampe dell'uomo e che per l'uomo danno anche la vita.
Occorre educare i nostri figli al rispetto di tutti gli esseri viventi: uomo, animali, ambiente, natura…
Un grazie va al nostro aindaco Massimo Marconi che ci ascolta sempre con immensa pazienza, all'assessore ai Servizi sociali Teresa Sestito per la sua illimitata disponibilità, all'assessore al Patrimonio Maurizio Sensi, al veterinario Francesco Orsi che ci sostiene con tariffe adeguate alle nostre possibilità, a tutti coloro che con le loro offerte continuano a sostenerci per far mangiare, curare e tenere puliti gli ospiti a 4 zampe del Rifugio.
Siamo a disposizione di chiunque voglia sapere di più sulla lotta al randagismo, sull'anagrafe canina, sulle sterilizzazioni e soprattutto a chi vorrà aggiornarsi sugli eventuali passi in avanti fatti dall'Associazione per la creazione di un Canile Comunale a Vetralla.
Angela Maria Massini
Presidente Associazione Garibaldi Protezione Cani & Gatti nel loro ambiente