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La foto di Pietro Calistri
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La tomba di Pietro Calistri
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Il verbale della questura di Milano del '45 in cui viene riconosciuto il corpo di Calistri. Un errore materiale nella scrittura del cognome. |
- C’era anche il corpo di un capitano viterbese esposto a piazzale Loreto, insieme a quello di Benito Mussolini, Claretta Petacci e gli altri gerarchi della repubblica di Salò.
Pietro Calistri, nato a Viterbo il 30 ottobre 1914, era pilota di caccia e fu fucilato a Dongo il 28 aprile 1945 dai partigiani che lo avevano scambiato per il pilota del Duce.
Anche lui faceva parte dell’autocolonna dei repubblichini di Salò, in fuga verso la Svizzera con Mussolini e che fu fermata dai partigiani sempre a Dongo, il 27 aprile.
Il corpo di Calistri è sepolto nel cimitero di San Martino al Cimino e la scoperta è di Franco Guidozzi, sessantuno anni.
Nuovo Viterbo Oggi ha raccolto la sua testimonianza, ricostruendo le ultime ore del Duce, che s’intrecciano con la morte del capitano viterbese.
Da Dongo, dove fu fucilato lo stesso Mussolini e la Petacci, le salme furono portate a Milano, in piazzale Loreto, per essere esposte.
Qui la folla si accanisce contro i corpi, memore del macabro spettacolo inscenato il 10 agosto 1944 dai nazifascisti che vi avevano fucilato 15 patrioti innocenti, dileggiandone i cadaveri.
Per evitare lo scempio, i corpi furono appesi a testa in giù dalla pensilina di un distributore di benzina.
Il cadavere di Calistri per le sue condizioni non fu riconosciuto fino al settembre ’45, quando fu sepolto nel cimitero di San Martino.