Senza Filtro - Il confronto elettorale di Tuscania si preannuncia serrato, già dalle prime battute di campagna si vive il trauma di una proposta politica fortemente frammentata. Essendo ben sei le liste a contendersi il comune, inevitabilmente le divisioni e i contrasti che ne scaturiscono, vanno a segnare dall’interno nuclei familiari, gruppi di amici, gruppi di colleghi di lavoro.
I piani “personali” su cui vanno a vertere le differenziazioni sono sempre da evitare, affinché la comunità torni ad essere unita e solidale il giorno dopo lo spoglio delle schede e del verdetto degli elettori.
Altra cosa è la differenziazione, legittima e salutare, sulle idee e le proposte concrete per lo sviluppo della comunità.
Tra queste una delle motivazioni più sentite di confronto, tra la lista che noi appoggiamo, Tuscania Futura, e gli altri è senz’altro la questione del combustore di biomasse.
Sul programma della nostra lista è delineata esplicitamente la nostra contrarietà al progetto, come ovvia conseguenza delle valutazioni che hanno trovato ampio consenso tra gli agricoltori, loro organizzazioni di categoria e, più in generale, tra i cittadini che abbiamo potuto informare del reale impatto di quest’opera sulla qualità del vivere a Tuscania.
Chiara e motivata anche la posizione dell’Udeur e dell’assessore Provinciale all’Ambiente Di Meo che il 5 maggio, alla presentazione della lista Tuscania Futura, si sono espressi pubblicamente e apertamente esplicitando la propria posizione.
Altri gruppi politici locali, anche di centrosinistra, mantengono un’enorme ambiguità evitando di prendere una posizione ufficiale. Questa condotta e l’imbarazzo nel sostenere “apertamente” la realizzazione di questo impianto di “fumigazione” di massa, la dice lunga sulla reale valenza dell’opera e, soprattutto, sulla levatura di molti suoi “silenziosi” sostenitori…
Essendo questo il contesto che ci troviamo davanti, vien da sé che la prossima tornata elettorale assume per Rifondazione comunista e per la comunità tuscanese tutta un’importanza fondamentale per la difesa del territorio e per la conseguente crescita economica della città legata ad uno sviluppo dell’agricoltura di qualità e ad una espansione turistica e culturale.
Partito della Rifondazione comunista
Circolo di Tuscania